martedì 23 Settembre 2025

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LEGGE GELLI E IL PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO SUI DECRETI ATTUATIVI: LE RIFLESSIONI DI STEFFANO GROUP

Attilio Steffano e Mario Vatta, rispettivamente presidente e vice presidente della società di brokeraggio attiva nella Rc sanitaria: «Il via definitivo si prolunga ancora, ma il mercato continua comunque nell’offerta di polizze i cui testi si ispirano al dettato della legge Gelli».

Attilio Steffano

Il parere del Consiglio di Stato, che di fatto non ha dato il via libera (per il momento) ai decreti attuativi della legge Gelli fa discutere. E gli addetti ai lavori non hanno nascosto la loro delusione.

«Erano in molti a ritenere che, dopo l’intesa espressa in sede di Conferenza Stato – Regioni del 9 febbraio 2022, il successivo passaggio al parere definitivo del Consiglio di Stato fosse un adempimento quasi formale», hanno commentato Attilio Steffano e Mario Vatta, rispettivamente presidente e vice presidente di Steffano Group srl, società di brokeraggio attiva nella Rc sanitaria. «Invece, a distanza di cinque anni dall’entrata in vigore della legge e malgrado le previste successive consultazioni e osservazioni che si sono svolte tra la seconda metà del 2019 e i primi mesi del 2022, l’attesa per il via definitivo si prolunga ancora».

Steffano e Vatta hanno ricordato come il Consiglio di Stato non abbia ritenuto «esaustive le semplici sintesi delle osservazioni formulate nel corso delle stesse consultazioni, pretendendone invece le stesure integrali. Il nucleo principale attorno al quale ruotano le perplessità dell’organo valutatore sono quelle relative alle modulazioni del premio secondo il criterio del bonus malus, meccanismo che, secondo il parere dell’Ania e della maggior parte del mondo assicurativo, non si accorda con la tipica lungo latenza dei sinistri med mal, nonché delle eccezioni opponibili nel caso le strutture sanitarie optino per le cosiddette “analoghe misure”».

Mario Vatta

È stata sospesa, pertanto, la “espressione del parere” nell’attesa del rinnovato percorso di approfondimento.

Nel frattempo, hanno sottolineato Steffano e Vatta, «il mercato continua comunque nell’offerta di polizze i cui testi si ispirano al dettato della legge Gelli. Nella ripetuta attesa che gli estensori di norme assicurative recepiscano la necessità di basare le proprie scelte contrattuali su reali reciproche consultazioni e contributi da parte di chi il mercato lo anima. Nell’interesse dello sviluppo e sostenibilità della tutela sociale che il settore della med mal da sempre rappresenta, la norma continuerà a rimanere in vigore mantenendo immutati gli scenari assicurativi attualmente in essere, confidando in una concreta risoluzione attuativa nel breve periodo». (fs)

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