Secondo i dati dell’Ivass ha raggiunto i 2.788 euro (a prezzi costanti, cresce di +6,8% sul 2019 e +10,8% al 2015).
Secondo quanto evidenziato dall’Ivass nel suo bollettino sul comparto auto, il costo medio dei sinistri risarciti nello stesso anno di generazione (il riferimento è il 2020, ultimo dato disponibile) è stato di 2.788 euro, in netta crescita rispetto agli anni precedenti (+7,1% rispetto ai 2.603 per la generazione del 2019, a prezzi costanti). Il periodo 2015-2020 ha visto un forte incremento del pagamento medio (+10,8% a prezzi costanti, +13,4% a prezzi correnti).
L’ammontare medio accantonato a riserva in previsione di esborsi futuri (esclusa la stima per i sinistri Ibnr) è stato di 11.185 euro, +16,7% rispetto alla generazione 2019 e del +13,9% rispetto al valore di cinque anni prima.
Il costo medio complessivo (che comprende i sinistri pagati e posti a riserva) è ammontato per la generazione 2020 a 4.918 euro. Inclusa la riserva stimata per i sinistri Ibnr (i sinistri accaduti ma non ancora denunciati), il costo medio complessivo per la generazione più recente è aumentato a 5.053 euro. L’Ivass ha fatto notare come entrambi i valori siano, a prezzi costanti, in crescita rispetto al 2019 (+13,4%) anche se meno rispetto al 2015 (+7,6% al netto e +7,9% al lordo della riserva stimata per i sinistri Ibnr). A valori correnti e trascurando i sinistri denunciati con ritardo, l’aumento del costo medio per i sinistri di generazione corrente è stato superiore per i sinistri “misti e con solo danni alle persone”, che hanno comportato danni fisici (+20,9%, a fronte di una riduzione del numero dei sinistri del 35,2%) rispetto a quelli con danni “solo alle cose” (+13% in calo del -29,3% in numero).
Il premio puro medio, pari al prodotto tra il costo medio complessivo al lordo della stima Ibnr e la frequenza dei sinistri, al netto dei caricamenti per spese e della fiscalità e parafiscalità, è stato pari a 212 euro. A valori costanti, l’indicatore si riduce del 19,1% rispetto al 2019 e del 25,6% rispetto al 2015 (la variazione a prezzi correnti è -23,8%).
L’Ivass ha sottolineato che «la flessione del premio puro tra 2015 e 2019 deriva dalla diminuzione contemporanea della sinistrosità e del costo medio complessivo, mentre quella nell’ultimo anno è la risultante di una forte contrazione della frequenza sinistri (diminuita di oltre un quarto rispetto al 2019), che ha più che compensato il considerevole aumento del costo medio complessivo dei sinistri».
Il risarcimento medio per i sinistri gestiti nel 2020, indipendentemente dal loro anno di accadimento, è ammontato a 5.115 euro, in crescita a prezzi correnti del 12% rispetto al 2019. (fs)
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