Ne ha parlato Massimo Ferrero, dirigente dell’Authority, all’ultimo congresso nazionale di Uea. Ecco cosa ha segnalato…
Intermediari assicurativi e pratiche scorrette: quali sono le principali criticità rilevate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm)? L’argomento è stato affrontato da Massimo Ferrero, responsabile della direzione B – comunicazioni, finanza e assicurazioni, posta e immobiliare della direzione generale tutela del consumatore di Agcm, in occasione dell’ultimo congresso nazionale di Uea (Unione europea assicuratori), tenutosi a metà maggio scorso a Sorrento.
L’intervento di Ferrero è stato inserito nell’ambito del convegno dal titolo Chi rispetta la Legge e tutela i consumatori? Intermediari a confronto su sanzioni, reclami e compliance.
In particolare, l’analisi di Ferrero ha riguardato l’attività istruttoria dell’Authority che è principalmente rivolta al garantire che il consumatore possa operare scelte, nel caso di specie assicurative, in piena consapevolezza e libertà. Ciò si traduce nell’assenza di condizionamenti e nella massima informazione e fruibilità dell’offerta che gli viene sottoposta.
Da questa premessa, il focus di Agcm è sul mondo del web, quindi compagnie dirette e comparatori on line. Quali sono le condotte ricorrenti di cui Ferrero ha rilevato condotte ricorrenti? Il dirigente dell’Antitrust, secondo quanto si legge nel resoconto di Uea relativo a questo evento, ha segnalato questi punti: «la proposizione di sconti non adeguatamente motivati che il consumatore non è in grado di verificare; la proposta di preventivi non vincolanti che rende il premio (anche già pagato) non definitivi; la preselezione di garanzie accessorie da parte del comparatore e la conseguente comparazione solo sul prezzo e non sulle effettive garanzie sottostanti; la chiarezza rispetto al ruolo del comparatore che essendo un broker non è uno strumento “neutro” e non propone un confronto su tutti i prodotti del mercato; l’aggressività commerciale che determina, una volta ottenuto un preventivo on line, un’attività di pushing non richiesto tramite telefonate di sollecitazione all’acquisto; il pushing sul collocamento di polizze legate ai prestiti personali».
Per quanto riguarda gli ultimi due punti, Ferrero ha ricordato che «la sanzione comminata al comparatore Facile.it è stata di 7 milioni di euro». Inoltre, Ferrero ha rilevato la minaccia costituita dal collocamento di polizze in abbinamento ad altri prodotti, «come avviene da parte delle banche in occasione della stipula dei mutui o da parte di altri operatori finanziari che gestiscono prestiti personali e propongono anche coperture assicurative non correlate come la Rc del capofamiglia o polizze sanitarie».
In questo caso Ferrero ha sottolineato alcuni rischi come la «mancanza di chiarezza e trasparenza, abbinamento forzato della copertura al prestito quindi acquisto condizionato, ostacoli alla mobilità dell’assicurato». Anche in questo caso l’Antitrust è intervenuta sia tramite sanzioni, sia con la richiesta di impegni migliorativi. Ultima nota sull’instant insurance e nello specifico le polizze vendute dai gestori di impianti sciistici, anche in questo caso «non con adeguata informativa al cliente». (fs)
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