La società attiva a livello mondiale nell’assicurazione dei crediti commerciali ha tagliato le previsioni di crescita del Pil globale a +3,3% nel 2022 e +2,8% nel 2023 (rispetto a +5,9% del 2021), con un calo rispettivamente di 0,8 punti percentuali e 0,4 punti percentuali. Inoltre…
L’invasione dell’Ucraina ha sollevato importanti venti contrari alla ripresa economica globale e l’outlook economico descritto da Allianz Trade (la nuova denominazione di Euler Hermes), società attiva a livello mondiale nell’assicurazione dei crediti commerciali.
A seguito dell’invasione dell’Ucraina, Allianz Trade ha tagliato le previsioni di crescita del Pil globale a +3,3% nel 2022 e +2,8% nel 2023 (rispetto a +5,9% del 2021), con un calo rispettivamente di 0,8 punti percentuali e 0,4 punti percentuali.
Per quasi due terzi, ha spiegato Allianz Trade, la revisione al ribasso si lega alle conseguenze sulla fiducia e sulla catena di fornitura, mentre per il resto è dovuta all’aumento dei prezzi delle materie prime. Anche l’inflazione globale si rivelerà più alta (6% nel 2022, con una revisione al rialzo di 1,9 punti percentuali) a causa dell’aumento dei prezzi energetici e alle discontinuità più lunghe del previsto nella catena di fornitura, che contribuiranno in uguale misura alle pressioni sui prezzi.
Inoltre, Allianz Trade prevede che la crescita del commercio globale scenderà di almeno 2 punti percentuali nel 2022 crescendo così del 4% in termini di volume, appena al di sotto della media a lungo termine. Le conseguenze su fiducia e domanda provocheranno nel 2022 una perdita di 480 miliardi di dollari di esportazioni verso la Russia e i paesi dell’Eurozona. Al contrario, gli esportatori netti di materie prime dal Medio Oriente e dall’America Latina potrebbero beneficiare dei prezzi più alti delle commodity e dei potenziali effetti di sostituzione rispetto alla Russia.
In termini di costi commerciali, il forte aumento dei prezzi del petrolio, sempre secondo Allianz Trade, potrebbe causare nel secondo trimestre un nuovo record dei costi di trasporto (+40% rispetto al picco precedente). Infine, le ondate di Covid-19 in Cina e la politica del “zero Covid” aumenteranno i colli di bottiglia nella catena di fornitura e manterranno elevati i tempi di consegna dei fornitori. (fs)
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