venerdì 10 Ottobre 2025

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LAZZARO: «LA GUERRA DEI PREZZI SULL’AUTO? IL RISCHIO E’ CHE SI ALIMENTI ANCORA DI PIU’. E AXA ASSICURAZIONI, NELLA SOSTANZA, NON E’ FUORI…»

Per il presidente dell’Unione Agenti Axa il rischio è che le agenzie paghino a caro prezzo, nel secondo semestre 2022, la politica al ribasso delle compagnie. E chiede supporti concreti alla propria mandante, che «acquisisce portafogli esterni a prezzi molto più bassi rispetto al portafoglio in essere».

Alessandro Lazzaro

Nel settore auto continua a tenere banco quella che viene definita la “guerra dei prezzi”, compagnie che si contendono i clienti proponendo polizze Rc auto a prezzi ridotti. E a farne le spese sono le reti agenziali, che spesso lanciano un grido di allarme. Come l’Unione Agenti Axa, dove il suo presidente Alessandro Lazzaro, due mesi fa, aveva sottolineato il momento delicato per le agenzie.

Oggi è cambiato ben poco. «Da parte nostra non possiamo fare altro che incalzare quotidianamente l’impresa», ha affermato, «perché noi agenti non ci possiamo più permettere che la curva di riduzione degli affari nuovi nell’auto, iniziata a maggio del 2021, prosegua ancora. Il rischio è che le agenzie paghino a caro prezzo questa situazione nel secondo semestre 2022». Il gruppo agenti ha chiesto alla mandante un supporto concreto a sostegno delle agenzie.

Per Axa Assicurazioni il ramo auto rimane centrale e l’obiettivo è quello di continuare a essere competitiva, pur tenendo presente che comunque ci sono equilibri da rispettare fra redditività e produzione. La compagnia è cosciente della guerra dei prezzi in corso e della difficoltà che stanno incontrando gli agenti in questo settore e ritiene che la corsa ad accaparrarsi i clienti a qualunque costo non possa durare a lungo perché insostenibile, dichiarando recentemente tutto il suo impegno per mettere a terra azioni di correzione.

Lazzaro, però, chiede alla compagnia di fare uno sforzo in più: «Con il crollo delle immatricolazioni, la riduzione del parco mezzi circolante e la riduzione del premio medio che non si arresta, non rimane altra soluzione che l’innovazione per mantenere la sostenibilità di un settore, come quello dell’auto, che a torto o ragione, resta ancora centrale anche per la stessa Axa. Il rischio è altrimenti quello, come purtroppo abbiamo osservato sinora, di incrementare quella guerra dei prezzi che a parole si dichiara di non volere, ma nella sostanza viene perseguita dalle stesse imprese e Axa non fa eccezione, con l’acquisizione di portafogli esterni a prezzi molto più bassi rispetto al portafoglio in essere». Per il presidente dell’Unione Agenti Axa non basta la concessione, da parte dell’impresa, di una maggiore flessibilità. Servono altre misure.

Fabio Sgroi

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