Il presidente dell’Ania: «L’agente assicurativo deve poter assumere diversi ruoli nell’esecuzione del mandato di agenzia (titolare “autonomo”, contitolare o responsabile del trattamento del dato), a seconda delle specifiche realtà assicurative».

È trascorsa poco più di una settimana dall’annuncio da parte dell’Ania dell’interruzione delle trattative per il nuovo accordo nazionale agenti. Sette giorni nei quali la risposta dello Sna, chiamato in causa dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, non si è fatta attendere. A Tuttointermediari.it, i presidenti di Sna, Anapa Rete ImpresAgenzia e Anagina hanno espresso la propria posizione al riguardo. Vedremo se la trattativa riprenderà e a quali condizioni.
Intanto emergono alcuni aspetti su cui vale la pena soffermarsi. Per esempio la posizione dell’Ania. Ufficialmente l’Associazione l’ha espressa nel comunicato stampa inviato alle redazioni nella giornata del 3 maggio. E il commento riportato, quello di Umberto Guidoni, capo della delegazione di trattativa per l’Ania, era abbastanza chiaro.
Ancora più chiara è stata la lettera di Maria Bianca Farina (inviata sempre il 3 maggio), presidente dell’Ania, con cui ha comunicato allo Sna e al suo presdidente Claudio Demozzi l’interruzione delle trattative.
Dalla missiva (inviata per conoscenza anche ai vertici di Anapa e Anagina), emerge come il trattamento dei dati personali dei clienti ai fini privacy sia pr l’Ania un «tema centrale per la stipula del nuovo accordo nazionale agenti». La presidente Farina ha ribadito quella che è la posizione dell’Ania, che prevede «la possibilità che l’agente assicurativo assuma diversi ruoli nell’esecuzione del mandato di agenzia (titolare “autonomo”, contitolare o responsabile del trattamento del dato), a seconda delle specifiche realtà assicurative. Per Sna, invece», ha continuato Farina, «l’accordo nazionale dovrebbe prevedere che l’agente possa assumere sempre e solo il ruolo di titolare “autonomo”».
Un aspetto che, sempre secondo l’Ania, è stato ribadito dallo Sna «nella sua comunicazione del 2 aprile scorso, che ha chiuso a ogni possibilità di trattare sul punto e confermato nella successiva comunicazione a firma del presidente Sna con cui si chiede ad Ania di intervenire (contrariamente al proprio fine e alla legge) presso le proprie associate per invitarle a sospendere ogni negoziazione degli accordi di secondo livello sul tema dati». Farina ha sottolineato (frase riportata anche da Guidoni) che «resta comunque ferma la disponibilità di Ania a valutare in futuro la possibilità di riaprire le trattative, qualora cambiassero le condizioni oggi registrate».
Da un lato dunque, tre parti su quattro (Ania, Anapa e Anagina) vorrebbero riprendere il confronto. Che, al momento, si è arenato….e non è la prima volta.
Fabio Sgroi
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