Il Sindacato nazionale agenti ha inviato una lettera all’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici.  

Il Sindacato nazionale agenti, chiamato in causa dall’Ania nella nota con cui ieri ha annunciato l’interruzione delle trattative per il nuovo accordo nazionale agenti, ha inviato questo pomeriggio una lettera alla stessa associazione nazionale fra le imprese assicuratrici.

Nella missiva, firmata da Claudio Demozzi, presidente dello Sna, e da Sergio Sterbini, vicepresidente dello Sna e responsabile della commissione Ana, il sindacato stigmatizza il comportamento dell’Ania sottolineando «la mancanza di qualsiasi rispetto nei confronti dei componenti delle commissioni di trattativa».

Il sindacato di via Lanzone ha evidenziato come «la responsabilità dell’interruzione delle trattative sia frutto della esclusiva determinazione dell’Ania».

Lo Sna, tra l’altro, ha respinto al mittente anche l’affermazione che il sindacato ritenga l’agente «sempre e solo titolare autonomo del dato». Si tratta di una affermazione che è «falsa», in quanto il sindacato ha «sempre proposto che alla figura di titolare del trattamento dei dati dei clienti, figura che può analogamente assumere anche l’impresa assicuratrice, l’agente possa affiancare anche la figura di responsabile o contitolare del trattamento dei dati dei clienti, sulla base di accordi aziendali o individuali con le imprese».

Lo Sna ha anche fatto notare come la decisione da parte dell’Ania di interrompere il tavolo di trattativa «sia scaturita da una diversità di posizioni su un argomento (articolo 7/bis, trattamento dei dati dei clienti), che non era incluso nell’Accordo nazionale agenti vigente e che sarebbe stato possibile accantonare o stralciare, lasciando in questo modo che la materia fosse regolata dalla specifica disciplina legislativa».

Fabio Sgroi

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