mercoledì 17 Dicembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

CIRASOLA PLAUDE ALLA CONFERMA DI DONNET: «ORA UN RAPPRESENTANTE DEGLI AGENTI NEL BOARD DI GENERALI»

Il presidente del Ga-Gi: «Gli agenti meritano tale “posto” non tanto per il peso del numero delle azioni, ma per il volume d’affari che rappresentiamo e soprattutto per il ruolo strategico e il valore che abbiamo sia come piccoli azionisti, sia come partner della compagnia».

Vincenzo Cirasola

I risultati dell’assemblea degli azionisti di venerdì scorso «segnano un’importante e positiva svolta nella storia delle Generali. I nuovi amministratori, frutto della lista proposta per la prima volta dal consiglio uscente, hanno un chiaro commitment e sanno a chi devono rispondere del loro operato: al mondo degli investitori istituzionali, che li hanno votati e che sono interessati, al pari di noi agenti, unicamente allo sviluppo e ai profitti della compagnia». È quanto dichiarato in una nota da Vincenzo Cirasola, presidente del Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi), dopo l’assemblea attesissima del Leone. «Nel futuro delle Generali non c’è più posto per quel capitalismo di relazione che ha compromesso lo sviluppo del Leone nel passato e che rischiava di fare altrettanto anche per il futuro», ha aggiunto.

Cirasola, oltre a ringraziare il presidente uscente Gabriele Galateri di Genola e il confermato ceo Philippe Donnet «per aver ricordato, come hanno sempre fatto in questi anni, il ruolo importante degli agenti di assicurazione», ha voluto sottolineare l’importanza di avere un rappresentante degli agenti nel board «per contribuire anch’essi, in prima persona, alla definizione della strategia aziendale portando in quella sede l’apporto della propria esperienza e professionalità. In altri paesi già avviene», ha ricordato Cirasola, «ma credo che anche in Italia rappresenterebbe un’evoluzione positiva. Gli agenti meritano tale “posto” non tanto per il peso del numero delle azioni, ma per il volume d’affari che rappresentiamo e soprattutto per il ruolo strategico e il valore che abbiamo sia come piccoli azionisti, sia come partner della compagnia».

Fabio Sgroi

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