sabato 25 Ottobre 2025

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RACCOLTA PREMI DANNI: NEL 2021 TORNA IL SEGNO POSITIVO

L’aumento, rispetto all’anno precedente, è stato dell’1,8% a 34,1 miliardi di euro. I dati provvisori dell’Ania. 

 

Dopo aver riportato i dati Ania (provvisori) relativi ai premi lordi totali contabilizzati nel 2021 e ai premi riferiti al solo ramo vita, Tuttointermediari.it si concentra sui numeri riguardanti il comparto danni.

Dopo la contrazione del 2020, causata dalla pandemia che ha determinato un calo nell’operatività delle imprese di assicurazione, nel 2021 i premi contabilizzati nei rami danni delle imprese nazionali ed extra-europee sono risultati in crescita dell’1,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 34,1 miliardi di euro, tornando così a un volume di raccolta uguale a quello del 2019.

Questo risultato, ha spiegato l’Ania, è l’effetto combinato di due andamenti opposti: da un lato un ulteriore marcato calo dei premi del ramo Rc auto (-4,5%) e dall’altro un aumento dei premi negli altri rami danni (+5,6%). (Vedi tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire)

La contrazione del ramo Rc auto è attribuibile al calo registrato dai premi medi che si sono ridotti significativamente anche nel 2021 (-5,7%) e il cui effetto sul volume complessivo della raccolta è stato in parte compensato da un aumento del parco di veicoli assicurati (circa +1%). La diminuzione del premio medio è il risultato «sia di una revisione delle politiche tariffarie, che hanno accolto l’evidenza tecnica di una riduzione della sinistrosità, sia di una persistente e intensa pressione competitiva tra le imprese». Si è trattato, per questo ramo, del decimo anno di variazione negativa o nulla del premio medio praticato, che ha portato a un calo complessivo del volume premi dal 2011 al 2021 di quasi 6 miliardi in valore assoluto (di cui quasi 1,5 miliardi solo nel biennio 2020-2021) e del 35% in termini percentuali (circa -10% nel biennio).

Per quanto riguarda gli altri rami danni, si sono registrati aumenti dei premi raccolti in quasi tutti i rami. Quelli che hanno registrato una variazione positiva, superiore alla media, sono stati: incendio (+5,7%), altri danni ai beni (+6,3%), corpi veicoli terrestri (+6,5%), tutela legale (+7,7%) e i rami credito e cauzione i cui premi variano nel complesso del +11,5%. Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media, ma comunque positivi, i rami: infortuni (+3,4%), trasporti (+5%), Rc generale (+5,2%), malattia (+5,4%), perdite pecuniarie (+5,5%) e assistenza (+5,6%).

Nel 2021, l’incidenza della raccolta danni sul Prodotto interno lordo è stato pari all’1,9%, appena inferiore all’anno precedente.

Le rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei hanno contabilizzato premi per 4,9 miliardi di euro, in aumento di circa il 10% rispetto a quanto rilevato nel 2020.

I premi del ramo Rc auto sono risultati in aumento di quasi il 15%. I rami diversi dalla Rc auto hanno registrato invece una variazione positiva più contenuta (+8,9%). In particolare, il ramo Rc generale, la cui raccolta da parte di queste imprese rappresenta quasi un terzo del totale, ha registrato nel 2021 una variazione positiva del 3,4%. Tra i rami più rappresentativi che hanno contabilizzato oltre 400 milioni di euro si è registrato l’aumento del ramo infortuni (448 milioni di euro, +7,8%), del ramo Altri danni ai beni (485 milioni di euro, +22,7%) e del ramo credito (553 milioni di euro, +15,1%).

Fabio Sgroi

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