L’ultimo congresso elettivo di Camogli ha impegnato la giunta su diversi fronti. Ecco quali…

Dopo aver centrato molti degli obiettivi contenuti nelle mozioni dei precedenti ultimi due congressi prima di quello di Camogli (con particolare riferimento all’avvio della fusione con il gruppo agenti Unat e alla sigla dell’accordo dati con la mandante Generali Italia, «in una forma innovativa e tutelante per gli associati»), il Gaag Lloyd Italico guarda ora ai prossimi obiettivi.
La mozione dell’ultimo congresso della settimana scorsa (che ha visto la conferma di Antonio Canu alla presidenza) ha evidenziato che permangono «numerose criticità».
Nel documento finale del gruppo agenti sono stati menzionati i «rallentamenti di operatività legati a tempi di risposta inutilmente dilatati e reiterazione di autorizzazioni, anche sulla stessa emissione di polizza, disallineamenti informatici e contabili, non conformi alle attese e down di sistema diffusi».
E anche la «dispersione di risorse agenziali, dovute a scarsa efficienza nella gestione centralizzata dei servizi telematici, ed alla assenza di strumenti atti a monitorare detti processi, con particolare riferimento alle scatole nere, kit casa in touch, alle polizze individuali e collettive salute, erogati da Welion con particolare riferimento alla gestione sinistri».
Il congresso del Gaag Lloyd Italico ha impegnato la giunta «sulla necessità di continuare a consolidare il modello di lavoro dell’Agenzia professionale, dotandola di processi, prodotti e sistemi atti a dare sostanza all’attività quotidiana di sviluppo del business: presidiando e implementando le autonomie raggiunte, in relazione al rapporto fiduciario esistente, sui tavoli di lavoro aziendali, con la conferma formale e operativa che gli agenti siano e continuino a essere i terminali del processo e i decisori ultimi del percorso di digitalizzazione; vigilando sulla salvaguardia dell’autonomia dell’impresa agenzia; fornendo o finanziando alle agenzie professionali, un supporto formativo, sul campo, sotto forma di strumenti per l’evoluzione e la crescita dei produttori, dei subagenti e dei dipendenti; confermando il mantenimento del pay-out in tema di remunerazione, anche attraverso il consolidamento e il miglioramento del sistema incentivante in corso, che ha prodotto un elevato sviluppo e redditività anche per la mandante; monitorando le evoluzioni tariffarie nel settore auto, con particolare attenzione alla tendenziale riduzione delle autonomie agenziali in favore di algoritmi selettivi dei rischi». Per la giunta, peraltro confermata in toto, si preannunciano altri due anni di intenso lavoro…
Fabio Sgroi
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