A Domenico Fiorito, che era stato radiato l’anno scorso, l’Ivass ha comminato una sanzione pesantissima, per mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale e delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in ben 679 occasioni.
La premessa è d’obbligo. Domenico Fiorito, ex intermediario assicurativo a Massafra (Taranto) era stato radiato dall’Ivass con provvedimento n. 51-14-000742 del 20 maggio 2014, pubblicato sul bollettino di ottobre 2014, pubblicato alla fine di novembre.
L’istituto di vigilanza, in particolare, aveva comunicato a Fiorito (con lettera datata 9 luglio 2013) l’avvio di un procedimento disciplinare per violazione di alcune norme contenute nel Codice delle assicurazioni.
Il Collegio di garanzia sui procedimenti disciplinari (sezione II), nell’adunanza dell’8 maggio 2014 aveva assunto la deliberazione n. 2344/II ritenendo «esaurienti» le motivazioni in ordine al procedimento disciplinare avviato nei suoi confronti.
L’Ivass aveva disposto la cancellazione di Fiorito dal Rui per aver violato gli articoli 117, comma 1 (i premi pagati all’intermediario e le somme destinate ai risarcimenti o ai pagamenti dovuti dalle imprese di assicurazione, se regolati per il tramite dell’intermediario, sono versati in un conto separato, del quale può essere titolare anche l’intermediario espressamente in tale qualità, e che costituiscono un patrimonio autonomo rispetto a quello dell’intermediario medesimo) e 183, comma 1, lettera A (nell’offerta e nell’esecuzione dei contratti occorre comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti dei contraenti e degli assicurati) del Codice delle assicurazioni private (Cap) e gli articoli 47 (regole generali di comportamento), comma 1, lettera A (nello svolgimento dell’attività di intermediazione, nell’offerta dei contratti e nella gestione del rapporto contrattuale, gli intermediari devono comportarsi con diligenza, correttezza, trasparenza e professionalità nei confronti dei contraenti e degli assicurati), B (osservare le disposizioni legislative e regolamentari, anche rispettando le procedure e le istruzioni a tal fine impartite dalle imprese per le quali operano) e D (agire in modo da non recare pregiudizio agli interessi dei contraenti e degli assicurati) e comma 3 (modalità di pagamento dei premi assicurativi da parte del contraente), 54, commi 1 e 2 (obblighi di separazione patrimoniale) e 62 (violazioni alle quali si applicano le sanzioni disciplinari), comma 2, lettera A (casi in cui è prevista la radiazione), punti 2 (contraffazione o falsificazione della documentazione contrattuale), 4 (mancata rimessa alle imprese di somme percepite a titolo di premi assicurativi o indebita acquisizione di somme, destinate ai risarcimenti o ai pagamenti, dovute dalle imprese agli assicurati o ad altri aventi diritto) del Regolamento Isvap n. 5/2006.
MULTA SALATISSIMA – Adesso, a distanza di quasi un anno dalla deliberazione del collegio di garanzia, l’Ivass ha comminato una sanzione pesantissima. L’ordinanza (che è stata recapitata a Fiorito presso la residenza di Massafra, Taranto) è la numero 168/15 del 10 febbraio 2015 ed è pubblicata nell’ultimo bollettino uscito ieri. L’ammenda è pari a 680.000 euro per mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale e delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in ben 679 occasioni.
Fabio Sgroi
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