Non è passata inosservata l’affermazione del presidente onorario di Sara Assicurazioni durante l’ultima convention dedicata alla rete agenziale. «In Sara non è così. Il nostro DG lavora qui da 25 anni…».
«Il top manager delle compagnie di assicurazioni? Somiglia a quei mercenari che passano da una società all’altra perché sedotti da offerte che non si possono rifiutare oppure perché hanno insofferenza per il passato». Non è passata inosservata l’affermazione fatta da Rosario Alessi, presidente onorario di Sara Assicurazioni durante l’ultima convention dedicata alla rete agenziale. Lui che da 29 anni anni è al vertice della compagnia romana.
Si tratta di una affermazione che da un lato può sicuramente suscitare qualche polemica, dall’altro apre il dibattito su quelle che sono le “promesse” fatte, appunto, dai top manager e che poi (ovviamente non sempre) non vengono mantenute. E il contesto era proprio quest’ultimo. «I top manager fanno delle promesse che non hanno mai implementato, perché vanno via. E quindi chi subentra poi naturalmente cestina il lavoro fatto», ha detto Alessi. «In Sara non è cosi. Noi siamo avvantaggiati dal fatto che il nostro direttore generale Alberto Tosti lavora qui da 25 anni. Ha fatto Sara, l’ha vista crescere, c’è un suo protagonismo che dobbiamo riconoscere nei risultati. E se tutto il management delinea un programma quello sarà realizzato. Questo vuol dire stabilità che insieme a qualità e quantità rappresentano un plus e un valore aggiunto».
Alessi ha ricordato come il gruppo Sara, che ha chiuso l’esercizio 2021 positivamente, abbia «negli anni cambiato immagine, conseguito successi straordinari» e come sia diventato «appetibile».
Fabio Sgroi
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