Il presidente dell’Ivass, in occasione della giornata mondiale dei diritti dei consumatori: «Gli esposti, le ispezioni, l’attività di vigilanza non di rado mettono tuttora in evidenza lacune da colmare».

«Le norme di legge e i criteri di vigilanza in materia di tutela del cliente oggi sono una cornice robusta, entro la quale gli intermediari sono chiamati a operare. La sensibilità rispetto a questi temi è cresciuta nel corso degli anni, e la compliance è oggi presa seriamente; ma occorre che questa sensibilità cresca ancora». È il messaggio che Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass (e anche direttore generale della Banca d’Italia) ha voluto rivolgere a tutti gli intermediari, bancari, finanziari e assicurativi, in occasione della giornata mondiale dei diritti dei consumatori lo scorso 15 marzo.
«Gli esposti, le ispezioni, l’attività di vigilanza non di rado mettono tuttora in evidenza lacune da colmare», ha affermato Signorini. «I nostri interventi di natura orientativa, anche se non costituiscono norme rigide, indicano comportamenti necessari per costruire rapporti corretti con la clientela; la loro applicazione rileva per il giudizio complessivo della vigilanza. Banca d’Italia e Ivass non esitano, ovviamente, ad applicare le norme e a comminare sanzioni quando necessario».
Tuttavia, ha aggiunto il presidente dell’Ivass, «è anche bene ricordare che la fiducia del pubblico, che le norme sulla correttezza e sulla trasparenza aiutano a consolidare, è un ingrediente imprescindibile dello sviluppo di un intermediario e un presidio fondamentale di stabilità».
Fabio Sgroi
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