Nel corso del 2022 il gruppo elvetico mira in particolare alla stima automatica del danno attraverso nuove tecnologie a supporto del liquidatore e all’estensione del perimetro di applicabilità delle perizie da remoto.
Nel corso del 2021 l’attività del Gruppo Helvetia in Italia per quanto concerne l’area sinistri si è concentrata su tre fronti. Si è puntato sull’efficientamento dei processi claims e in particolare sull’automazione facendo leva sulle nuove tecnologie a disposizione e poi sull’incremento dell’autonomia concessa alla rete agenziale nel processo di gestione dei sinistri.
Il gruppo elvetico ha lavorato anche per rafforzare sempre di più la canalizzazione motor, con l’obiettivo di ottimizzare il network di carrozzerie convenzionate. In questo caso il contributo delle agenzie si è visto. Come ha sottolineato Massimo Fedeli, direttore danni del gruppo Helvetia in Italia, il tasso di canalizzazione, a ottobre scorso, era del 31,4%, in aumento del 5,3% rispetto al 2019.
Altra attività ritenuta importante da Helvetia è stato lo sviluppo del risarcimento in forma specifica in ambito no motor. Il gruppo ha previsto 25 euro di incentivo per le agenzie per ogni sinistro liquidato con la riparazione diretta. «Per i sinistri property, Helvetia ha messo a disposizione dei propri clienti un servizio di riparazione diretta del danno senza che sia richiesto alcun anticipo di spesa. Stiamo identificando degli studi peritali strutturati organizzati e performanti al fine di esaltare ancor di più questa nostra capacità di lavorare con questa forma di risarcimento», ha aggiunto Fedeli.
Quali sono i piani di Helvetia per il 2022? Sono due, in particolare, i filoni che si seguiranno: la stima automatica del danno attraverso tecnologie innovative a supporto del liquidatore («Continueremo a lavorare sui processi, con l’utilizzo per esempio dell’intelligenza artificiale, che ci permetterà, attraverso la creazione di un motore di calcolo, di determinare il danno da microlesione. Questo ci permetterà di dedicare i nostri liquidatori ad attività a maggiore valore aggiunto», ha fatto sapere Fedeli) e l’estensione del perimetro di applicabilità delle perizie da remoto («Non si tratta solamente della stima, quindi di una perizia da remoto, ma anche la possibilità di approvvigionarsi di pezzi di ricambio sfruttando economie di scala. Questo ci permetterà di ridurre i costi del sinistro in maniera importante»).
Fabio Sgroi
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