Il presidente del Gruppo agenti Generali Italia ha ricordato ancora una volta come il suo gruppo sia stato il primo, nel 2017, a firmare questa intesa e come le successive aggiunte «non abbiano cambiato la sostanza dell’accordo» originale.
Accordo in materia di trattamento dei dati personali dei clienti. In questi giorni, in casa Generali Italia, si è ritornato a parlare di questo tema, in particolare con la firma dell’intesa tra la mandante e i tre gruppi agenti Gaag, Gaat e Unat.
Su quanto accaduto lo scorso 1° febbraio è intervenuto il Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi) che, come era successo dopo che l’Anagina aveva aderito allo stesso accordo (il 13 luglio dell’anno scorso), ha voluto nuovamente rimarcare come sia stato il primo gruppo agenti di Generali Italia a siglarlo. Il 31 ottobre 2017 il Ga-Gi decise «con coraggio» di firmare «con una clamorosa adesione che raccolse il 97% delle sottoscrizioni, oggi arrivata al 99%».
Il Ga-Gi, in una nota indirizzata ai propri iscritti e firmata dal presidente Vincenzo Cirasola, ha precisato che, «come accaduto per quello di Anagina, anche questa nuova adesione prevede delle aggiunte», che però «non cambiano la sostanza dell’accordo, ma vanno unicamente a consolidare e precisare l’interpretazione di alcune clausole già previste in quello in essere e da noi sottoscritto nel 2017».
Lo stesso presidente ha aggiunto che «siamo alquanto soddisfatti del fatto che, a distanza di quasi 5 anni, anche gli altri colleghi del gruppo Generali Italia siano giunti alle nostre stesse conclusioni, nonostante lo Sna, loro sindacato di riferimento, abbia scritto giusto pochi giorni fa, il 27 gennaio u.s., ai tre Gaa per intimargli “…lo stop all’ipotesi di sottoscrizione…”, “…stigmatizzando come l’Accordo, infatti, risulta oltremodo lesivo della posizione della figura dell’agente non soltanto per la nomina a contitolare….”».
A questo proposito, Cirasola ha rammentato che, al contrario, Anapa Rete ImpresAgenzia (di cui lo stesso Cirasola è presidente), «organizzazione sindacale alla quale il Ga-Gi aderisce, e come anche l’Agea, sindacato unico degli agenti di assicurazione francesi, hanno pubblicamente affermato e scritto durante un congresso internazionale del Bipar che, ferma la libertà di scelta imprenditoriale, la “contitolarità” prevista dal vigente Gdpr è la migliore soluzione per noi agenti. Non nascondiamo la nostra fierezza», ha proseguito Cirasola, «perché, malgrado i consueti “sterili e strumentali attacchi” che abbiamo subito anche sulla stampa dopo la nostra firma del 2017, molti altri importanti gruppi agenti di altre compagnie hanno sottoscritto accordi sulla stregua del nostro, e oggi, possiamo annoverare tra questi anche tutti i Gaa della galassia Generali Italia che hanno condiviso con noi il valore del tema “contitolarità dei dati”. Un argomento così importante da essere materia di negoziazione nella trattativa in corso sul rinnovo dell’Accordo Impresa Agenti».
Fabio Sgroi
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