mercoledì 10 Settembre 2025

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ACCORDO DATI: LA SODDISFAZIONE DI GAAG E UNAT

Dopo la firma con la mandante Generali Italia, i due presidenti Antonio Canu e Mariagrazia Musto affermano: «L’obiettivo imprescindibile è stato quello di riconoscere formalmente la figura dell’agente quale titolare autonomo, parificando il ruolo dei due contitolari, garantendo così all’agente la propria autonomia e professionalità».

 

Antonio Canu e Mariagrazia Musto

C’è soddisfazione in casa Gaag (Gruppo aziendale agenti generali Lloyd Italico) e Unat (Unat Gruppo agenti – Generali Italia) dopo aver sottoscritto con la mandante Generali Italia l’accordo in materia di trattamento dei dati personali dei clienti. Intesa firmata anche dal Gaat.

«Dopo anni di impegno e di fermezza sulle nostre convinzioni, siamo riusciti a portare la compagnia sulla nostra impostazione di principio e cioè che un accordo di contitolarità deve basarsi, per la nostra figura professionale, solo sull’accordo tra due figure distinte di titolari autonomi, compagnia e agente, portando a felice conclusione un lavoro che rappresenta una importante novità di mercato sul tema del trattamento dei dati», hanno spiegato i presidenti Antonio Canu (Gaag) e Mariagrazia Musto (Unat) a Tuttointermediari.it.

L’obiettivo «imprescindibile», hanno aggiunto, è stato quello di «riconoscere formalmente la figura dell’agente quale titolare autonomo, parificando il ruolo dei due contitolari, garantendo così all’agente la propria autonomia e professionalità».

L’accordo, hanno ricordato, prevede che il trattamento dei dati sia realizzato, con il consenso del cliente e per le finalità condivise tra compagnia e agenti, anche disgiuntamente, intendendo con ciò sottolineare i rispettivi ruoli autonomi, compresa l’archiviazione dei dati sui sistemi informatici proprietari degli agenti oltre che della compagnia.

«Questo concetto di autonomia riveste particolare importanza laddove si precisa che la titolarità dei dati in capo agli agenti continua anche quando il rapporto di mandato dovesse cessare», hanno sottolineato Canu e Musto.

Fabio Sgroi

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