Una indagine condotta dall’Ivass ha mostrato una incidenza contenuta sui sinistri, sui risarcimenti e sulle riserve. Gli effetti, però, potrebbero essere più ampi e riguardare anche le clausole contrattuali.
Quale è stato l’impatto del Covid-19 sulla Rc sanitaria? L’Ivass, per dare una risposta a questa domanda, ha svolto, nel corso di quest’anno, una indagine presso le imprese di assicurazione attive proprio nel settore della responsabilità civile sanitaria.
L’obiettivo è stato quello di quantificare l’impatto dei sinistri direttamente riconducibili al Covid-19 sulla gestione complessiva e di valutare i possibili effetti della pandemia sulle caratteristiche contrattuali delle coperture assicurative.
L’indagine ha fatto emergere che nel 2020 sono stati denunciati 404 sinistri riferibili al Covid-19 (234 da strutture sanitarie private, 139 da strutture sanitarie pubbliche e 31 da personale sanitario), con un’incidenza del 2,5% sul totale dei sinistri denunciati nell’anno (15.926): le imprese di assicurazione hanno effettuato accantonamenti per 346 sinistri, mentre gli altri 58 sono stati chiusi senza seguito.
L’incidenza del Covid-19 sui pagamenti corrisposti dalle compagnie per i sinistri denunciati sempre nel 2020 si è rivelata piuttosto contenuta: in particolare, i risarcimenti per sinistri causati dal Covid-19 sono ammontati a circa 190.321 euro (171.707 euro – strutture sanitarie private; 18.614 pubbliche) e fanno riferimento esclusivamente a sinistri pagati parzialmente. Questo importo è stato pari rispettivamente al 6% del totale dei pagamenti a titolo parziale e al 3% di quelli totali (a titolo parziale o definitivo) relativi ai sinistri accaduti nel 2020. Le riserve per denunce di sinistro, riferibili al Covid-19, accantonate in previsione di risarcimenti futuri ammontano a 33,7 milioni di euro e rappresentano il 6,4% dell’importo totale riservato per la generazione di sinistri 2020. Il 65% degli importi riservati fa riferimento alle strutture sanitarie private (settore che potrebbe aver risentito dei focolai di contagio registrati nelle residenze sanitarie assistenziali).
L’Ivass ha osservato che «sebbene l’impatto osservato fino a questo momento risulti piuttosto contenuto, si ricorda che la gestione dei sinistri in ambito Rc sanitaria tende a protrarsi nel tempo e effetti più ampi della pandemia sulla sinistrosità del settore potrebbero manifestarsi negli anni successivi». Nel contesto dell’emergenza sanitaria le compagnie sono state chiamate a una valutazione «ancora più attenta» dei rischi.
In relazione alle clausole contrattuali applicate, 14 compagnie, su un totale di 28 con almeno una copertura attiva tra il 2020 e il 2021, hanno dichiarato di «aver introdotto o di voler introdurre clausole di esclusione o di limitazione del rischio o aggravanti tariffarie per la copertura dei rischi pandemici».
Fabio Sgroi
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