Nel suo discorso di fine anno, il rappresentante generale per l’Italia di Cgpa Europe ha voluto rimarcare, fra l’altro, la centralità degli intermediari professionali.
Come è stato il 2021 per gli agenti e i broker e più in generale per gli attori del mercato assicurativo? «Impegnativo e stimolante». Così la pensa Lorenzo Sapigni, rappresentante generale per l’Italia ed european underwriting & claims director di Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi.
Il manager ha fatto il punto in un video messaggio di fine anno, dove, tra l’altro, ha parlato anche della situazione che sta vivendo il comparto assicurativo. «L’evoluzione, in senso digitale, dell’economia dei servizi e l’applicazione delle nuove norme sulla distribuzione dei prodotti assicurativi hanno confermato di essere fattori critici e fonti di incertezza che hanno assorbito crescenti risorse organizzative, ma il 2021 è stato anche un anno di segnali positivi: sta emergendo una domanda, da parte di imprese e famiglie maggiormente consapevoli della loro esposizione al rischio, per soluzioni assicurative personalizzate flessibili e trasparenti e ciò si traduce anche in opportunità per la crescita del settore assicurativo», ha osservato Sapigni.
C’è inoltre un altro fattore che è ritenuto «incoraggiante» e cioè «la conferma della centralità degli intermediari professionali nel sistema distributivo, a comprova che nelle fasi di cambiamento e incertezza, come quelle che stiamo vivendo, ci si rivolge a riferimenti personali e consolidati soprattutto per la fiducia e la competenza. Questa centralità va conquistata e mantenuta nel tempo».
Per Sapigni «è fondamentale per agenti e broker continuare a puntare sulla crescita professionale attraverso percorsi di formazione e prevenzione per far percepire al cliente il valore aggiunto che questi professionisti offrono rispetto agli altri canali».
Fabio Sgroi
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