Il presidente dell’Associazione Agenti Allianz ha registrato un video indirizzato agli iscritti.
Il rapporto con la mandante, ma anche i temi in ballo, che non sono pochi. Nel suo messaggio di auguri per le festività di questi giorni, Ennio Busetto, presidente dell’Associazione Agenti Allianz, ha parlato anche di questo, facendo così il punto sull’attività della rappresentanza. Lo ha fatto attraverso un video indirizzato agli iscritti.
Sul rapporto con la mandante Allianz, Busetto ha detto: «Fin dai primi giorni dal nostro insediamento ho voluto improntare la nostra azione con l’azienda in un rapporto di relazione chiaro, trasparente e determinato, ma non ideologico. Sempre disponibili al dialogo e al confronto senza che questo metta in discussione la nostra capacità di azione. Mi sembra questo un buon modo di procedere ed è l’unico che conosco», ha sottolineato il presidente della cosiddetta Tripla A.
Poi il bilancio di questi primi sette mesi di mandato, dove l’associazione è stata impegnata su molti fronti. Li ha ricordati lo stesso presidente: «Dalla problematica relativa alle cosiddette “Agenzie 51” alle politiche assuntive dell’azienda, in particolare sulla Rc auto, con la disponibilità del top management a incontrare, su nostra richiesta, gli agenti nelle regioni con maggiori problemi assuntivi, per fornire spiegazioni e possibilmente cercare soluzioni; dalla rivisitazione dei prodotti della piattaforma “Ultra”, che ci vedrà ingaggiati anche all’inizio 2022 al lavoro per tentare di far ripartire il business mid corporate e alla costituzione di un tavolo di lavoro innovativo partecipato esclusivamente da colleghi giovani per sviluppare uno studio sull’agenzia del futuro e la figura dell’agente che la dovrà guidare. Fino all’accordo economico in scadenza il prossimo 31 dicembre, non ancora chiuso, ma per il quale confido ci sia disponibilità di definirlo in tempi brevissimi».
Busetto ha anche menzionato «la ferma presa di posizione per i disagi derivanti dalle anomalie informatiche in merito alle quali siamo stati molto chiari e particolarmente determinati nella nostra recente lettera inviata in direzione».
Fabio Sgroi
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