L’istituto di vigilanza ha reso disponibile anche per il 2021 il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati italiani e i dati sui decessi disponibili presso l’Anagrafe Tributaria, in attesa dell’accesso da parte delle compagnie all’Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Prosegue senza sosta l’impegno dell’Ivass per il risveglio delle polizze cosiddette dormienti. L’istituto di vigilanza ha inviato una lettera al mercato attraverso la quale ha comunicato alle compagnie assicurative italiane ed estere, l’offerta, anche per il 2021, del servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati italiani e i dati sui decessi disponibili presso l’Anagrafe Tributaria, in modo da agevolare la ricerca di polizze relative ad assicurati deceduti, non riscosse dai beneficiari.
Il servizio viene offerto dall’Ivass in attesa della definizione delle modalità di accesso diretto delle imprese di assicurazione alle informazioni dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) recentemente costituita che, in base al D.L. 23/10/2018 n. 119 (convertito con legge 17/12/2018 n. 136), dovrebbe consentire a queste ultime di accedere direttamente ai dati sui decessi proprio per evitare il fenomeno delle polizze dormienti.
Fabio Sgroi
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