Durante l’ultimo congresso del Sindacato nazionale agenti, il presidente ha aggiornato i soci sullo stato dei lavori, precisando che: «Rifiutiamo la logica della trattativa a saldo zero. Non sottoscriviamo il rinnovo a qualsiasi costo».
«Qualche passo avanti è stato fatto. Permangono temi, come i dati dei clienti, le tutele dell’articolo 2/bis, liquidazioni e rivalsa sui quali le posizioni continuano a essere lontane, al limite dell’inconciliabilità». Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, nel corso dell’ultimo congresso nazionale che si è svolto qualche giorno fa on line, ha aggiornato gli iscritti in merito al tavolo per il rinnovo dell’Accordo nazionale agenti 2003.
Una trattativa che Demozzi ha definito «estenuante». I componenti della specifica commissione «hanno i nervi saldi», ha sottolineato il presidente dello Sna, «e si sono sempre mantenuti coerenti alla strategia decisa dall’esecutivo nazionale, sotto l’abile regia del vicepresidente Sergio Sterbini». Demozzi ha aggiunto che «questa presidenza, questo esecutivo nazionale, non faranno passi indietro e soprattutto i diritti fondamentali degli agenti, anche al tavolo Ana, per noi non sono negoziabili e conseguentemente non saranno negoziati». Poi ha concluso: «La nostra linea politico sindacale continua a rifiutare la logica della trattativa a saldo zero, del male minore, della sottoscrizione a qualsiasi costo. Per noi non è “meglio un pessimo accordo che nessun accordo”, per noi a un pessimo accordo è meglio nessun accordo».
Fabio Sgroi
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