Il risultato della gestione tecnica è stato positivo per 88,6 milioni di euro, con un combined ratio del conto tecnico, al netto della riassicurazione, del 78,6% (84,8% nel 2019).
Intesa Sanpaolo Rbm Salute ha chiuso il 2020 con premi lordi contabilizzati pari a 495,3 milioni di euro (quasi integralmente rappresentati dalla raccolta del ramo malattia pari a 494,4 milioni di euro), in calo del 14% rispetto all’esercizio precedente.
La riduzione, ha spiegato la compagnia, è dovuta principalmente all’emergenza sanitaria. In particolare, l’andamento della raccolta premi per il business corporate ha registrato un rallentamento a partire dal mese di marzo per effetto del differimento/sospensione dei bandi di gara/procedure di rinnovo dei principali fondi sanitari, anche in considerazione dell’interruzione delle trattative relative al rinnovo di diversi contratti collettivi nazionali di lavoro.
Gli oneri relativi ai sinistri, al netto dei recuperi e degli effetti della riassicurazione, sono passati da 340,1 milioni di euro del 2019 a 235,2 milioni di euro, in riduzione rispetto all’anno precedente di circa il 31%.
Le spese di gestione complessive, comprensive delle provvigioni di acquisizione e delle provvigioni ricevute dal riassicuratore, sono state pari a 14,5 milioni di euro in calo rispetto al 2019 per effetto della riduzione del carico provvigionale.
Il risultato della gestione tecnica è stato positivo per 88,6 milioni di euro, con un combined ratio del conto tecnico, al netto della riassicurazione, del 78,6% (84,8% nel 2019). (fs)
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