mercoledì 15 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

RAMI DANNI DIVERSI DAL SETTORE AUTO: STOP AL LUNGO PERIODO DI CRESCITA

Nel 2020 i premi sono diminuiti dello 0,3%, causa pandemia e relativi lock down. Tutti i numeri del comparto.
 

La pandemia e i conseguenti diversi periodi di lockdown hanno, secondo l’Ania, «pesantemente» condizionato la raccolta premi 2020 anche di tutti gli altri rami danni diversi dal settore auto (cioè escludendo Rc auto, Rc veicoli marittimi e corpi veicoli terrestri). Al 31 dicembre dell’anno scorso, la raccolta premi delle imprese italiane e delle rappresentanze extra – Ue è stata pari a 17,88 miliardi di euro (-0,3% rispetto all’anno precedente). Negli ultimi anni, i restanti rami danni avevano visto un periodo di crescita che, dal 2014, non si era mai interrotto fino all’inizio del 2020.

In particolare, nel solo periodo marzo-maggio dell’anno scorso i premi di questo comparto sono diminuiti del 6,1% rispetto all’analogo periodo del 2019. In particolare, tra i rami più rappresentativi in termini di volumi contabilizzati, il calo più marcato in quei tre mesi si è registrato nel ramo malattia (-8,4%), nel ramo infortuni (-8%) e nella Rc generale (-7,9%); sono rimasti sostanzialmente stabili i rami incendio e altri danni ai beni. Nella seconda metà dell’anno si è registrato un progressivo riequilibrio delle contrazioni e i rami diversi dal comparto auto hanno raggiunto nel semestre una sostanziale stabilità (+0,1%) rispetto allo stesso periodo del 2019.

In particolare, i premi dei rami infortuni e malattia si sono contratti rispettivamente dell’1% e del 3,2%, mentre i premi dei rami al­tri danni ai beni, incendio e Rc generale si sono incrementati rispettivamente dello 0,8%, del 2,1% e del 4,2%; in crescita nel secondo semestre anche i rami tutela legale (+5,4%), credito (+5,9%) e cauzione (+7,5%).

Alla fine del 2020, i rami che hanno registrato una variazione positiva sono stati i seguenti: altri danni ai beni (+1,8%), assistenza e incendio (+2%), Rc generale (+2,3%), cauzione (+2,4%), tutela legale (+6,4%), credito (+6,7%), corpi veicoli marittimi (+8,8%), Rc  aeromobili (+10,5%) e corpi veicoli aerei (+13,1%). Hanno mostrato, invece, tassi di variazione negativi i rami: infortuni (-2,2%), malattia (-2,3%), corpi veicoli ferroviari (-2,9%), merci traspor­tate (-5,7%) e perdite pecuniarie (-23,9%).

Il costo dei sinistri di competenza (cioè la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nel solo anno 2020) è stato pari a 10,3 miliardi di euro (-2,7%). Proprio per effetto di questo calo abbinato a un aumento dei premi di competenza, il relativo loss ratio è risultato in miglioramento (dal 61,7% nel 2019 al 58,7% nel 2020). Gli oneri per sinistri (che includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri ac­caduti in anni precedenti) sono stati pari a 8,9 miliardi di euro (-1%).

Il rapporto degli oneri per sinistri e i premi di competenza è risultato in lieve miglioramento (dal 52,5% nel 2019 al 51% nel 2020) per effetto della diminuzione dell’onere per sinistri e della crescita dei premi di competenza. I rami che hanno mostrato un miglioramento di questo indicatore e il cui peso, in termini di premi, è più elevato rispetto agli altri, sono stati il ramo infortuni, per il quale il rapporto è passato dal 39,8% nel 2019 al 35,4% nel 2020, il ramo altri danni ai beni dal 68,6% al 62%, il ramo malattia dal 70,1% al 68,6% e il ramo incendio dal 74,6% al 69,2%, mentre il ramo che ha mostrato un peggio­ramento è stato la Rc generale, per il quale il loss ratio è passato dal 30,9% nel 2019 al 36,5% nel 2020.

Sempre nel 2020, le spese di gestione sono state pari a 5,7 miliardi di euro e comprendono le spese di amministrazione relative alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’orga­nizzazione e il funzionamento della rete distributiva. L’incidenza delle spese sui premi è stata del 32%, stesso valore del 2019. In particolare, l’incidenza delle provvigioni sui premi è passata dal 21,9% nel 2019 al 21,7% nel 2020, l’incidenza delle altre spese di acquisizione sui premi è passata dal 4,8% al 4,9% e quella delle altre spese di amministrazione dal 5,3% al 5,4%. I rami che pre­sentano l’indicatore più alto sono stati: la tutela legale (37,7%), le perdite pecuniarie (37,2%), gli infortuni (36,9%), l’assistenza (35%) e il ramo cauzione (34,0%); valori più contenuti e inferiori al 20% si sono registrati nei rami corpi veicoli aerei (12,3%), Rc aeromobili (14,7%), corpi veicoli ferroviari (17,3%) e corpi veicoli marittimi (19,5%).

Il saldo tecnico del portafoglio diretto è stato positivo per 2,4 miliardi di euro  (in aumento rispetto ai 2 miliardi di euro nel 2019). Hanno registrato un saldo tecnico positivo e superiore ai 150 milioni di euro i rami tutela legale (170 milioni, 164 nel 2019), malattia (172 milioni, 98 nel 2019), assistenza (258 milioni, 208 nel 2019), infortuni (817 milioni, 651 nel 2019) e Rc  generale (909 milioni, 1.059 nel 2019). Si sono registrati saldi negativi nei rami incendio (-208 milioni), corpi veicoli ferroviari (-39 milioni) e credito (-11 milioni).

Il risultato del conto tecnico diretto è stato positivo per 2,78 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2,67 miliardi del 2019; l’incidenza del risultato del conto tecnico sui premi di competenza è stata pari al 15,9% (15,5% nel 2019). In particolare, incidenze inferiori alla media o negative si sono registrate per i seguenti rami: corpi veicoli ferroviari (-383,8%), credito (-13,3%), incendio (-6,2%), altri danni ai beni (+4,6%), Rc aeromobili (+4,8%), malattia (+6,9%), corpi veicoli marittimi (+13,1%) e cauzione (+15,1%). Incidenze particolarmente positive si sono registrate nel ramo Rc generale (33,2%) e infortuni (26,9%).

Se si considera il saldo della riassicurazione (negativo per 822 milioni e in calo rispetto al 2019 quando era pari a -428 milioni), il risultato del conto tecnico complessivo è stato positivo per 1,96 miliardi di euro (2,2 miliardi nel 2019), con un’inciden­za sui premi pari all’11,2% (13,1% l’anno scorso).

Le riserve tecniche dirette delle altre assicurazioni danni, al netto delle somme da recuperare da assicurati e da terzi, sono state pari nel 2020 a 29,9 miliardi di euro. Il ramo nel quale si è registrato l’importo più elevato di riserve tecniche è stato quello della Rc generale, per il quale è stato previsto a fine 2020 un accantonamento pari a 11,9 miliardi di euro per sinistri e premi. (fs)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA