martedì 14 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ORIA: ECCO LE OSSERVAZIONI PRESENTATE DA ANAPA RETE IMPRESAGENZIA

L’Associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola: «I soci del futuro organismo? Dovrebbero essere soltanto le associazioni di rappresentanza degli stessi intermediari (agenti e broker) e non anche le imprese assicuratrici».   

Gli associati al futuro organismo degli intermediari assicurativi (Oria, Organismo per la registrazione degli intermediari assicurativi) dovrebbero essere soltanto le associazioni di rappresentanza degli stessi intermediari (agenti e broker) e non anche le imprese assicuratrici. È quanto sostiene Anapa Rete ImpresAgenzia nelle sue osservazioni allo schema di decreto presidenziale sulla disciplina organizzativa del futuro organismo che lo scorso 1° settembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico.

L’Oria, ha ricordato Anapa in una nota, “prenderà il posto del Rui (Registro unico degli intermediari), finora gestito dall’Ivass, seguendo la stessa strada già percorsa dai consulenti finanziari il cui albo è tenuto da un organismo ad hoc, l’Ocf, che ha assorbito le funzioni prima svolte dalla Consob. A differenza dell’Ocf, l’Oria non svolgerà la vigilanza sugli intermediari assicurati che continuerà a essere presidiata dall’Ivass”. Il nuovo organismo sarà “responsabile unicamente della tenuta dell’Albo (iscrizione, formazione, verifica dei requisiti) nonché della promozione dei principi di correttezza e diligenza presso gli intermediari iscritti”.

Proprio in funzione del modello di autodisciplina, Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa, suggerisce di «limitare il novero degli associati dell’Organismo di diritto privato alle sole associazioni di rappresentanza nazionale degli intermediari».

Vincenzo Cirasola

Anapa chiede anche “di abrogare i requisiti di indipendenza previsti nello schema di decreto a carico dei componenti di tutti gli organi del futuro organismo (assemblea inclusa, secondo il tenore letterale dell’articolato) o quantomeno di limitarne la cogenza ai soli componenti dell’organo di gestione e alla figura del direttore generale”.

Qualora non fosse accolta la richiesta di escludere le imprese assicurative dall’Oria, in subordine,  “almeno dovrebbe essere elevato fino a 7 il numero dei componenti dell’Organo di controllo; secondo l’attuale schema di Dpr sarebbe composto di tre membri effettivi più un supplente ed un componente nominato dal ministero dello Sviluppo Economico”, «riservando così alle associazioni degli intermediari una maggioranza, possibile direttamente o attraverso l’equivalente di patti parasociali», sottolinea Cirasola.

Inoltre, per quanto attiene al finanziamento del nuovo organismo, Anapa propone di attribuirgli una “necessaria autonomia nella determinazione degli importi” richiesti per il suo funzionamento. L’associazione chiede di “specificare in dettaglio i casi in cui l’Ivass potrà procedere alla rimozione del presidente o dei membri degli organi di gestione e controllo”. Le osservazioni presentate da Anapa si possono visionare cliccando QUI.

Fabio Sgroi

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