In aumento il risultato operativo (+10,4%) a quasi 3 miliardi di euro. I premi lordi superano i 38 miliardi di euro (+5,5%), grazie agli andamenti positivi sia nel vita (+5,8%), sia nei danni (+4,9%).
Al termine del primo semestre 2021, il Gruppo Generali ha registrato un risultato operativo a 2,9 miliardi di euro (+10,4% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno).
Il risultato non operativo si è attestato a -496 milioni di euro (-941 milioni di euro al 30 giugno 2020). Il miglioramento, ha spegato Generali, «riflette principalmente le minori svalutazioni su investimenti classificati come disponibili per la vendita – particolarmente significative nel primo semestre 2020 per gli effetti della pandemia sui mercati – e l’aumento dei profitti di realizzo, principalmente derivanti dal comparto azionario e per 67 milioni di euro dall’operazione immobiliare sulla Torre Libeskind a Milano CityLife». Sul primo semestre 2020 avevano inoltre pesato «la svalutazione dell’avviamento relativo al business vita della compagnia in Svizzera per 93 milioni di euro, l’onere one-off di 100 milioni di euro per il Fondo straordinario internazionale per il Covid-19 e ulteriori iniziative locali per 54 milioni di euro per fronteggiare la pandemia».
L’utile netto è cresciuto a 1,5 miliardi di euro (774 milioni di euro nel primo semestre 2020). I premi lordi sono ammontati a 38,09 miliardi di euro (+5,5%). Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono stati pari a 672,4 miliardi di euro (+2,7% rispetto al 31 dicembre 2020).
VITA – I premi del segmento vita sono risultati in aumento a 25,79 miliardi di euro (+5,8%), grazie in particolare allo sviluppo positivo dei prodotti unit-linked (+8,1%), osservato soprattutto in Francia e, in misura inferiore, in Germania. Sono migliorate anche le linee puro rischio e malattia (+4%), principalmente in Asia e Italia, e la linea risparmio (+2%) soprattutto in Francia. Escludendo l’effetto del fondo pensione collettivo in Italia, i premi vita complessivi aumenterebbero del 12,7% e quelli unit-linked del 38,4%. La raccolta netta si è attestata a 6,3 miliardi di euro (-8,6%): il calo è ascrivibile alle linee risparmio, coerentemente alla strategia di riorientamento del portafoglio di Gruppo. Sempre escludendo il fondo pensione in Italia, la raccolta netta vita aumenterebbe del 16,6%.
Le riserve tecniche vita sono risultate in crescita a 393,4 miliardi di euro (+2,3%). La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri – Pvnbp) è aumentata a 24,5 miliardi di euro (+8,9%). Il new business margin è aumentato a 4,67% (+0,73 punti percentuali), grazie al ribilanciamento del mix produttivo verso le linee di business più profittevoli e al continuo miglioramento delle caratteristiche dei nuovi prodotti, soprattutto in Italia e Francia. Gli andamenti positivi della produzione e della redditività hanno migliorato il valore della nuova produzione (Nbv) che si è attestato a 1,14 miliardi di euro (+29,3%).
Il risultato operativo è salito a 1,4 miliadi di euro (+5,4%). In crescita nel semestre il margine tecnico (+7,5%), grazie allo sviluppo dei prodotti unit-linked e protection. Le spese di gestione sono aumentate nella componente acquisitiva (+12%). Si stima che il margine tecnico abbia risentito di -62 milioni di euro derivanti dagli effetti della pandemia da Covid-19, in particolare per maggiori sinistri nelle linee puro rischio e malattia, soprattutto in Aceer, Francia, Italia, Americas e Sud Europa.
DANNI – I premi del segmento danni sono cresciuti a 12,3 miliardi di euro (+4,9% a termini omogenei). L’incremento è stato determinato dallo sviluppo sia del comparto auto (4,5 miliardi di euro; +4,7%), sia di quello non auto (7,2 miliardi di euro; +4,9%). È Tornata a crescere la raccolta di Europ Assistance (+5,2%), che nel primo semestre 2020 aveva risentito degli impatti della pandemia, soprattutto nella linea viaggi.
L’aumento della linea auto è registrato in quasi tutti i paesi di operatività del Gruppo, in particolare in Aceer (+6,1%), Italia (+5,5%) e Argentina (+47,1%). Il risultato operativo si è attestato a 1,2 miliardi di euro (-3,6%). Il decremento è dovuto principalmente alla contrazione del risultato finanziario (-5,6%); in calo anche il risultato tecnico (-1,5%).
Il combined ratio è risultato sostanzialmente stabile a 89,7% (+0,2 punti percentuali), principalmente per il maggior impatto dei sinistri catastrofali che hanno inciso per 2 p.p. (1,1 p.p. nel primo semestre 2020). In particolare, si sono verificati 218 milioni di euro di sinistri catastrofali, tra cui la tempesta in Spagna a gennaio e quelle che hanno colpito l’Europa centrale a giugno. In miglioramento la sinistralità corrente non catastrofale, dovuta essenzialmente al minor impatto dei grandi sinistri man-made. L’expense ratio si è attestato a 28,5% (+0,6 punti percentuali), in crescita soprattutto nella componente acquisitiva (+0,9 punti percentuali) principalmente osservata nel comparto auto, a seguito della crescita della raccolta orientata su coperture a più alte commissioni, in particolare in Italia, e dell’aumento dei costi conseguente allo sviluppo e sostegno della produzione in Aceer. Si stima che il combined ratio di Gruppo rideterminato senza l’effetto Covid-19 sarebbe stato pari a 91,2%.
ASSET MANAGEMENT – Il risultato operativo del segmento asset management è aumentato a 306 milioni di euro (+39,6%), sostenuto dall’aumento dei ricavi operativi, che hanno raggiunto 506 milioni di euro (+20,3%), grazie anche all’aumento complessivo delle masse in gestione. Le commissioni di performance sono ammontate a 19 milioni di euro (+52,6%). Il risultato netto del segmento si è attestato a 226 milioni di euro (+38%). Gli asset under management di parti terze sono stati pari a 113,4 miliardi di euro (104 miliardi al 31 dicembre 2020), di cui 7,8 miliardi di euro derivanti dagli accordi del 2020 stipulati con Cattolica Assicurazioni. Il valore complessivo degli asset under management gestiti dal segmento è stato pari a 563,4 miliardi di euro.
HOLDING E ALTRE ATTIVITA’ – Il risultato operativo del segmento holding e altre attività si è attestato a 251 milioni di euro. In particolare, il risultato di Banca Generali è aumentato a 214 milioni di euro (+20,9%). Positivo anche il contributo delle Altre attività, grazie al risultato del private equity. I costi operativi di Holding sono ammontati a -245 milioni di euro (-4,3%).
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA – Il patrimonio netto di Gruppo si è attestato a 28,4 miliardi di euro (-5,4% rispetto al 31 dicembre 2020). La variazione è ascrivibile alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per 1,01 miliardi di euro, derivante principalmente dall’andamento dei titoli governativi, dalla deduzione dell’intero dividendo approvato per complessivi 2,3 miliardi di euro, di cui 1,59 miliardi di euro relativi al dividendo 2020 erogato il 26 maggio scorso. Solvency Ratio a 231% (224% a fine 2020). (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA