Si va dallo sviluppo del rapporto con la mandante alla remunerazione della rete agenziale, dalla crescita imprenditoriale e culturale degli associati alla revisione dello statuto. Ieri, intanto, il nuovo consiglio direttivo del Gaz si è presentato ai vertici della compagnia.
Nella giornata di ieri, il neo consiglio direttivo del Gruppo agenti Zurich (Gaz) si è presentato, in modalità on line, ai vertici della compagnia. Sul tavolo, la mozione congressuale che è stata approvata nel corso dell’ultima assemblea elettiva della rappresentanza agenziale (che ha visto la riconferma a presidente di Enrico Ulivieri), che si è svolta la scorsa settimana.
L’incontro virtuale (per la compagnia erano collegati, fra gli altri, Alessandro Castellano, country ceo Italia, Michele Colio, retail distribution e Domenico Quintavalle, chief financial officer) ha rappresentato un passaggio importante per approntare la nuova fase politico programmatica del Gaz.
In particolare, i punti programmatici indicati nella mozione sono quattro: sviluppo con Zurich, remunerazione «adeguata» per la rete agenziale, crescita imprenditoriale e culturale, statuto Gaz.
Per quanto riguarda il rapporto con la mandante, gli agenti Zurich hanno dato atto alla compagnia, si legge nella mozione, «di aver messo a loro disposizione iniziative di sostegno, che hanno rappresentato un unicum sul mercato, per far fronte alle difficoltà incontrate nel recente passato a causa della pandemia e intendono tale sostegno come riconoscimento della centralità del proprio ruolo nel rappresentare questo prestigioso marchio con impegno, responsabilità, professionalità e dedizione».
Proprio per consentire agli agenti «la necessaria programmazione imprenditoriale relativa all’organizzazione e allo sviluppo commerciale delle proprie agenzie», il Gaz ha chiesto alla mandante «la massima chiarezza sulle strategie assuntive e commerciali relative ai progetti industriali a medio termine dedicati al mercato italiano».
C’è poi l’aspetto relativo alla remunerazione della rete agenziale. «Preso atto delle indicazioni contenute nelle recenti novità normative che comportano nuove e maggiori responsabilità e impattano sulla figura dell’intermediario, nonché tenuto conto del contesto generale delle reti di intermediazione assicurativa sul mercato italiano», gli agenti Zurich intendono «proseguire nella ricerca di un adeguato riconoscimento provvigionale per le nostre Agenzie, tale da renderne stabili gli andamenti finanziari e gestionali per poter anche far fronte agli investimenti necessari». Un riconoscimento provvigionale che «auspicabilmente avvenga in modo strutturale e senza discriminazione per singolo prodotto».

Il Gaz, inoltre, ritiene «imprescindibile mettere a disposizione degli associati strumenti e servizi formativi di qualità che, integrando quelli forniti da Zurich, consentano la necessaria crescita professionale degli agenti per distinguersi in un mercato sempre più complesso e articolato». Anche attraverso le partnership che il Gaz ha in essere, l’obiettivo è «contribuire a una crescita culturale assicurativa del cliente-consumatore, per far sì che sempre più l’intermediario sia valutato dal cliente per le sue competenze e professionalità e non per una mera questione economica legata al premio di polizza».
Nella mozione c’è anche una parte che fa riferimento allo statuto del Gaz. L’intenzione è quella di «valutare, laddove ritenuta necessaria», una revisione dello stesso «in un’ottica di modernizzazione, per renderlo ancor più efficace e adeguato ai tempi attuali, considerando le variazioni del contesto generale intercorse dall’ultima revisione, risalente a circa dieci anni fa. La revisione si rende necessaria per consentire agli organi statutari di rappresentare al meglio le esigenze degli Associati».
Infine, «si rinnova ulteriormente l’auspicio che il Gruppo agenti Zurich rafforzi la propria consapevolezza di elemento indispensabile per gli associati nelle sfide che il futuro inevitabilmente ci proporrà, facendo sempre leva sui propri valori, con particolare riferimento a partecipazione, discussione costruttiva e sintesi anche nelle diversità, che formano gli elementi essenziali di ciò che ci deve tenere uniti».
Fabio Sgroi
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