L’analisi di Ivass del trend sull’offerta dei prodotti assicurativi nel secondo semestre 2020 ha evidenziato anche l’attenzione per la finanza sostenibile nei criteri di selezione e gestione degli investimenti per i prodotti di tipo multiramo e unit linked.
Nel secondo semestre 2020, nei rami vita si è confermata la tendenza dell’industria assicurativa a disegnare e offrire prevalentemente polizze di tipo multiramo (combinazione di rivalutabili ramo I e unit linked ramo III) e rivalutabili, entrambe riconducibili ai cosiddetti prodotti assicurativi di investimento (IBIPs). Dall’analisi sui costi complessivi degli IBIPs, i prodotti rivalutabili si sono confermati meno costosi rispetto a unit linked e multiramo. Inoltre, nei criteri di selezione e gestione degli investimenti per i prodotti di tipo multiramo e unit linked è cresciuta l’attenzione per la finanza sostenibile, fattori ambientali, sociali e di governance (Esg).
Sono le evidenze emerse dall’analisi del trend sull’offerta dei prodotti assicurativi, a cura di Ivass e relative alla seconda parte dell’anno scorso.
Entrando nel dettaglio, tra i nuovi (106) prodotti individuali rilevati (nel primo semestre erano stati 144) sono risultati 41 quelli multiramo (50 nel primo semestre 2020), 30 rivalutabili (49 nel primo semestre 2020) e 17 nuove unit linked (contro 22 della prima parte dell’anno). È proseguito il lancio dei piani individuali di risparmio (Pir) con 3 nuove offerte, in forma unit linked, di tre diverse compagnie assicurative. Complessivamente sono state 250 le nuove offerte di prodotti vita comunicate nell’esercizio 2020.
Per quanto riguarda le altre categorie di prodotti, non IBIPs, le nuove offerte sono state 18, di cui 16 relative a temporanee caso morte (18 nel semestre precedente). Sono stati, infine, 2 i nuovi prodotti Long term care (Ltc) di tipo stand alone (3 prodotti nel semestre precedente); coperture Ltc sono state inoltre rilevate, sotto forma di garanzie complementari, all’interno, in un caso, di un prodotto caso morte e, in un altro caso di un prodotto di tipo multiramo: queste coperture hanno previsto la corresponsione di una rendita vitalizia mensile non rivalutabile all’accertamento dello stato di non autosufficienza.
L’orizzonte temporale medio dell’investimento connesso ai nuovi prodotti IBIPs è risultato essere stabile e pari a circa 7 anni. Nello specifico, per le multiramo è stato pari a circa 7,7 anni, per le unit linked a circa 7,5 anni e per le rivalutabili 6 anni circa.
A livello di costi nei prodotti IBIPs, la riduzione attesa, in termini percentuali, dei rendimenti annuali delle polizze dovuta ai costi è risultata, in alcuni casi riferiti alle unit linked e alle multiramo, «molto elevata e tale da destare perplessità circa la profittabilità dei prodotti per i clienti», ha rimarcato l’Ivass.
Per entrambe le categorie di prodotti, i valori di RIY (indicatore sintetico Reduction in yield riportato nei Kid) delle opzioni finanziarie sottostanti sono stati generalmente compresi tra 1,5% e 4%; tuttavia se per le multiramo circa il 35% dei casi è ricaduta nel range [3%;4%], per le unit linked questa incidenza è arrivata a circa il 40% dei casi. Nelle unit linked si sono registrati valori di RIY superiori al 4% nel 43% dei casi. I prodotti rivalutabili si sono confermati i meno costosi, con valori di RIY generalmente, in circa il 70% dei casi, compresi tra l’1% e il 2%.
Un trend in crescita è rappresentato dall’attenzione per la finanza sostenibile in materia di fattori ambientali, sociali e di governance nei criteri di selezione e gestione degli investimenti (Esg) adottati nei prodotti di tipo multiramo e unit linked. Nel semestre oggetto di osservazione sono stati 9 i prodotti riconducibili a questa fattispecie, di cui 2 di tipo unit linked, lanciati da 6 compagnie di assicurazione.
Fabio Sgroi
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