mercoledì 10 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

AGENTI UNIPOLSAI ASSOCIATI: E’ CORSA CONTRO IL TEMPO PER ORGANIZZARE IL CONGRESSO ELETTIVO “IN PRESENZA”

L’evento dovrà svolgersi entro il prossimo 30 novembre. La macchina organizzativa si sta adoperando da tempo, ma l’emergenza sanitaria ostacola le procedure.

 

Un momento del primo congresso Aua a Torino del marzo 2019

È una corsa contro il tempo. Non facile per via dell’emergenza sanitaria. Ma Agenti UnipolSai Associati (Aua) vuole centrare l’obiettivo di organizzare in presenza (e in assoluta sicurezza) il congresso elettivo entro il prossimo 30 novembre.

I problemi non sono pochi. Innanzitutto l’emergenza Covid-19. Il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, ha stabilito al prossimo 1° luglio, e solamente nelle zone gialle, la ripresa delle attività relative allo svolgimento in presenza di convegni e congressi. E da parte di Aua c’è tutta la volontà di celebrare con questa modalità quello che rappresenta il primo congresso elettivo della sua giovanissima storia.

Diversi gruppi aziendali agenti, nel dubbio, hanno assunto la decisione di organizzare in modalità streaming i rispettivi congressi. L’Associazione Agenti Allianz, il secondo gruppo agenti più numeroso d’Italia per numero di iscritti, per esempio, qualche settimana fa ha rotto gli indugi e per una serie di ragioni spiegate dal suo presidente e ha optato per l’organizzazione dell’evento (peraltro elettivo) in modalità digitale. Aua, dal canto suo, intende impegnarsi fino all’ultimo per la presenza fisica.

Il Covid-19, si diceva. Bisognerà capire se le zone gialle resisteranno visto che basta un niente per cambiare colore. C’è poi il problema di trovare una struttura (alberghiera o non alberghiera) in grado di poter ospitare un congresso da circa 1.500 persone “fisiche” su 4.183 iscritti (dato aggiornato a oggi). Altra problematica: dal momento che un evento del genere non potrebbe tenersi nell’arco di una sola giornata, c’è da pensare alla sistemazione alberghiera dei partecipanti. E dunque trovare strutture adiacenti al luogo del congresso in grado di ospitarli.

Insomma, tutti ostacoli assolutamente superabili in un contesto sociale e ambientale “normale”. Ma il Covid, purtroppo c’è ancora, con tutti gli strascichi, anche logistici, del caso. La macchina organizzativa di Aua è in moto per cercare di trovare la soluzione migliore, tenendo presente che lo svolgimento dell’evento a distanza non può essere escluso a priori, non essendo possibile prorogare ulteriormente i termini statutari. In ultimissima analisi si seguirà quest’ultima strada…

Il documento finale del consiglio nazionale di Aua, riunitosi lo scorso marzo in videoconferenza, del resto è stato chiaro, dando mandato all’ufficio di presidenza allargato e al comitato dei presidenti «di procedere alla convocazione del congresso in una location che ne consenta lo svolgimento in presenza e in sicurezza, salva anche la predisposizione degli strumenti che ne permettano lo svolgimento a distanza in caso di manifesta impossibilità di quella fisica».

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA