giovedì 11 Settembre 2025

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SNA E LA PROTESTA CONTRO LA BUROCRAZIA IVASS: «SIAMO SOLO ALL’INIZIO»

Il Sindacato nazionale agenti, dopo le prime iniziative, sta valutando la messa in pratica di altre forme di dissenso. E intanto si gioca la carta del dialogo con la politica  e le istituzioni….
 

Archiviata la serrata del 27 aprile scorso, che ha fatto seguito all’invio di mail di protesta ad alcuni indirizzi dell’Ivass e del Ministero dello Sviluppo Economico (iniziativa a cui hanno aderito «migliaia di agenti»), e incassata la dichiarazione di inammissibilità dal Tar del Lazio per la sospensione del Provvedimento Ivass 97/2020 (che non è stata considerata «una sconfitta»), il Sindacato nazionale agenti ha fatto sapere, attraverso una nota inviata agli iscritti, di essere “solo” all’inizio del piano di lotta contro il sovraccarico di burocrazia (secondo il sindacato) imposto dall’Ivass.

Lo Sna ha fatto il punto, fornendo un bilancio di queste prime iniziative. Lo sciopero delle agenzie della settimana scorsa ha registrato una partecipazione «mai vista, superando ogni aspettativa». Dalle informazioni giunte dai presidenti provinciali Sna, che hanno monitorato l’evento, «risulta che nella maggior parte delle province d’Italia l’adesione è stata pressoché totale, con percentuali tra il 90% e il 100%. Solo alcune zone hanno fatto registrare un’adesione minore, ma mai al di sotto del 40-50%».

Lo Sna, poi, ha aggiunto: «Nessuno ha mai pensato che una giornata di sciopero, da sola, avrebbe sortito l’effetto di far riformare la normativa Ivass entrata in vigore lo scorso 31 marzo, ma una partecipazione così massiccia, quasi totale, ad una manifestazione come questa non può che essere inequivocabilmente interpretata dalle istituzioni in un solo modo: gli agenti non sono più disponibili a subire in silenzio gli effetti negativi di provvedimenti come quelli contestati e manterranno alta la guardia, fino a quando non si giungerà a una soluzione».

PROSSIME INIZIATIVE – Insomma, lo Sna è più che mai intenzionato ad andare avanti e a preparare le prossime iniziative da adottare. La parola d’ordine è «valutare ogni altra attività utile a ottenere un risultato». Tra le forme si va «dal dialogo a ulteriori forme di protesta e di tutela».

Lo Sna sta battendo anche la pista politica e istituzionale: oltre al ricorso al Tar del Lazio sull’annullamento del provvedimento Ivass 97/2020, il cui pronunciamento sul merito è fissato per il prossimo 8 giugno, altri atti parlamentari «sono stati avviati, come la recente interrogazione al Mise presentata dall’On. Galeazzo Bignami, o sono in preparazione». C’è poi l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e dei mercati e, nei giorni scorsi, un incontro con Anna Macina, sottosegretario alla Giustizia; in quest’ultimo caso, ha fatto sapere lo Sna, il dialogo è stato «su diversi temi, fra i quali lo stato di agitazione della categoria».

Fabio Sgroi

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