venerdì 10 Ottobre 2025

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SETTORE DANNI: ECCO COME E’ ANDATA LA RACCOLTA PREMI NEL 2020

La pandemia ha influito non poco sull’andamento. Alcuni rami, però, sono andati oltre le aspettative…

Dopo aver visto i dati sulla raccolta premi complessiva nel 2020 in generale, vediamo adesso come sono andate le cose per quel che concerne il solo ramo danni (premi lordi contabilizzati per il portafoglio diretto italiano). Dopo tre anni di progressiva crescita (+1,2% nel 2017, +2,3% nel 2018 e +3,2% nel 2019) per effetto della crisi dovuta alla pandemia il trend nel 2020 è cambiato e la raccolta premi delle imprese assicurative nazionali e dalle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee è diminuita del 2,3% per un volume di 33,5 miliardi di euro. Questo calo, ha spiegato l’Ania, è stato il risultato di una contrazione accentuata nel settore auto (-4,4%) e una sostanziale stabilità negli altri rami danni, i cui premi sono diminuiti dello 0,3%.

Entrando nel dettaglio, nel comparto auto si è registrata una contrazione dei premi per la Rc auto del 5,7%, una delle più elevate di tutti i rami danni, con un volume di 12,5 miliardi di euro e una crescita dell’1% nel ramo Corpi veicoli terrestri (per un ammontare di 3,1 miliardi di euro). La raccolta premi totale del ramo Rc auto è tra quelle che ha subìto le ripercussioni più gravi a causa dell’emergenza Covid-19. E l’Ania ha elencato i motivi:

  1. Durante i mesi di lock down sono diminuite di oltre i due terzi le nuove immatricolazioni (-68%, nel dettaglio -70% a marzo, -91% ad aprile e -46% a maggio) e si sono fortemente ridotti i passaggi di proprietà (-60%, nel dettaglio -57% a marzo, -91% ad aprile e -32% a maggio);
  2. Con il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, il Governo ha disposto per tutte le polizze Rc auto in scadenza dal 21 febbraio 2020 al 31 luglio 2020, che il termine di cosiddetta “ultrattività della polizza” o periodo di comporto, ovverosia il termine entro cui l’assicuratore è obbligato a mantenere valida la polizza dopo la sua scadenza, è stato prorogato dagli originari quindici giorni di ulteriori quindici giorni. Diverse imprese, per venire incontro alle richieste dei propri assicurati e su base volontaria, hanno anche previsto un’estensione ulteriore del periodo di comporto aggiungendo altri trenta giorni. Ciò ha implicato uno shift temporale nei rinnovi che ha impattato inevitabilmente sulla raccolta premi soprattutto nei mesi iniziali del provvedimento (marzo e aprile) che, infatti, si è ridotta a livello record rispettivamente del 12% e di quasi il 20%;
  3. Sempre nell’ottica di favorire gli assicurati, la legge 24 aprile 2020, n. 27 ha dato la facoltà all’assicurato di richiedere la sospensione delle polizze Rc auto in corso con effetto dalla data del suo ricevimento da parte della compagnia per il periodo indicato dall’assicurato sino al 31 luglio 2020;
  4. In virtù del calo della circolazione stradale e quindi degli incidenti, le compagnie hanno iniziato – con molteplici iniziative – a rivedere il prezzo della copertura ai propri clienti e questi effetti, come dimostrano i recenti dati dell’indice dei prezzi dell’Istat, stanno continuando a concretizzarsi anche nel 2021.

Anche il ramo Corpi veicoli terrestri (garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli), che alla fine del 2019 cresceva del 5%, è stato «fortemente» condizionato dai mesi di lock down durante i quali ha registrato una diminuzione del 15% (in particolare nel solo mese di aprile la diminuzione ha superato il 25%). Nella seconda metà dell’anno invece, con la ripresa della circolazione stradale, le polizze hanno parzialmente recuperato il gap registrando una crescita nel secondo semestre di circa il 6%.

La pandemia ha influito «pesantemente» anche sulla raccolta premi di tutti gli altri rami danni (diversi dal settore auto). Nel solo periodo marzo-maggio del 2020 i premi di questo comparto sono diminuiti del 6,1%. In particolare, tra i rami più rappresentativi in termini di volumi contabilizzati, il calo più marcato in quei tre mesi si è registrato nel ramo malattia (-8,4%), nel ramo infortuni (-8%) e nella Rc generale (-7,9%); sono rimasti sostanzialmente stabili i rami incendio e altri danni ai beni.

Alla fine del 2020, il comparto degli altri rami danni non auto è riuscito gradualmente a recuperare i cali dei mesi di lock down raggiungendo a fine anno lo stesso volume premi del 2019 (-0,3%).

I rami che hanno registrato una variazione positiva sono stati questi: Altri danni ai beni (+1,8%), assistenza e incendio (+2%), Rc generale (+2,3%), cauzione (+2,4%), tutela legale (+6,4%), credito (+6,7%), corpi veicoli marittimi (+8,8%), Rc aeromobili (+10,5%) e corpi veicoli aerei (+13,1%). Hanno mostrato, invece, tassi di variazione negativi i rami infortuni (-2,2%), malattia (-2,3%), corpi veicoli ferroviari (-2,9%), merci trasportate (-5,7%) e perdite pecuniarie (-23,9%).

Le rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei hanno contabilizzato premi per 4,5 miliardi di euro (-2,9%) rispetto a quanto rilevato nel 2019. Il settore auto è risultato in aumento del 4,4%. Sono cresciuti i premi della Rc auto (+9,2%) e sono risultati in diminuzione i premi del ramo corpi veicoli terrestri (-7,2%), in netta controtendenza con quanto avvenuto per le imprese italiane.

Il comparto degli altri rami danni ha registrato invece una variazione negativa (-4,6%). In particolare, il ramo Rc generale, la cui raccolta da parte di queste imprese rappresenta quasi un terzo del totale, ha registrato nel 2020 una variazione negativa del 4,5%; risultano invece in crescita i premi dei rami tutela legale (+9,3%), e incendio (+15%).

Fabio Sgroi

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