L’analisi condotta dall’Ivass e relativa alla prima fase della pandemia ha evidenziato che…
Nei primi sei mesi del 2020, le iniziative dell’industria assicurativa nel contesto dell’emergenza legata al Covid-19 e a tutela dei consumatori non hanno riguardato solo prodotti danni (in particolare nei settori auto, salute, Rc professionale, viaggi, polizze destinate a piccole e medie imprese). È stato coinvolto anche il settore vita. Come?
Secondo quanto rilevato dall’Ivass nella sua analisi dei trend dell’offerta assicurativa relativa al primo semestre 2020, proprio con riferimento a questo comparto l’istituto di vigilanza ha ricordato due iniziative in particolare, fermo restando l’avvio di monitoraggi specifici da parte delle imprese sui prodotti di investimento.
Per l’Ivass, «degna di nota» è stata l’iniziativa in ambito Covid-19 di una società (l’istituto di vigilanza, nelle sue rilevazioni, non riporta mai i nomi delle compagnie) che, in considerazione dell’elevata volatilità dei mercati finanziari per effetto della pandemia, «ha riaperto il collocamento di polizze rivalutabili e incrementato la quota di premio da poter investire nella componente rivalutabile di un piano di accumulo multiramo».
Un altro caso menzionato dall’Ivass è quello riguardante «le compagnie di un altro gruppo assicurativo, che hanno previsto che i prestiti su polizza, ove previsti dalle condizioni contrattuali, fossero concessi a tasso zero e, in taluni casi, è stata altresì riconosciuta la possibilità di riscatto senza penali in caso di ricovero dei clienti dovuto alla pandemia. Per i contratti con componente di investimento è stato inoltre attivato un servizio di videoconferenze per rispondere a eventuali quesiti sul contesto di mercato».
Fabio Sgroi
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