giovedì 23 Ottobre 2025

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PROVVEDIMENTO IVASS 97/2020 E REGOLAMENTO IVASS 45/2020: LE INIZIATIVE DI PROTESTA DELLO SNA

Il Sindacato nazionale agenti si scaglia contro l’Ivass, che non ha concesso alcuna proroga all’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative ritenute «stringenti» per gli intermediari.  

Claudio Demozzi

Il Sindacato nazionale agenti annuncia nuove iniziative di protesta contro l’entrata in vigore (da oggi) del Provvedimento Ivass 97/2020 e del Regolamento Ivass 45/2020.

«Non essendo riusciti a ottenere il risultato sperato della sospensione dell’entrata in vigore di questi provvedimenti, abbiamo assunto nuove iniziative», ha fatto sapere Claudio Demozzi, presidente dello Sna, attraverso una lettera indirizzata agli agenti.

Tra queste, l’esposto all’Antitrust, la richiesta di intervento del Ministero competente e il coinvolgimento di tutti gli intermediari interessati dalle nuove disposizioni normative definite stringenti. «In verità», ha osservato Demozzi, «siamo rimasti particolarmente sorpresi dal comportamento dell’istituto di vigilanza che, senza alcuna spiegazione o giustificazione, e solo pochi giorni fa con una email di una riga, ha comunicato al nostro legale che non intendeva concedere proroghe per l’entrata in vigore delle norme da noi impugnate davanti al Tar del Lazio, nonostante l’udienza di discussione e decisione nel merito del ricorso al Tar sia stata da quest’ultimo appositamente fissata in un termine particolarmente breve (8 giugno 2021)».

Sempre secondo lo Sna, le recenti Faq apparse alcuni giorni fa sul sito dell’Ivass, hanno poi «confermato le peggiori previsioni circa l’interpretazione delle norme; addirittura ci viene imposta la registrazione delle telefonate in cui i clienti ci chiedono di emettere una copertura assicurativa, nonché la relativa archiviazione e conservazione, oltreché delle telefonate, anche di qualsiasi altra forma di comunicazione a distanza. Tra l’altro alcune specifiche disposizioni riguardanti le collaborazioni, specie quelle tra agenti e broker, appaiono contradittorie e oggettivamente allo stato inapplicabili», ha aggiunto il presidente dello Sna.

Il sindacato, si legge nella lettera, formulerà istanza a tutte le imprese del mercato e all’Ania, affinché «soprassiedano per un congruo periodo dalle attività ispettive di accertamento in ordine ai nuovi adempimenti relativi a questi provvedimenti e affinché raggiungano con le rappresentanze aziendali degli agenti (gruppi aziendali agenti) adeguate intese in ordine alle tempistiche ed esigenze di attuazione».

Inoltre, lo Sna ha invitato tutti gli agenti a compilare specifica lettera di protesta, predisposta dallo stesso sindacato, e a inviarla ad alcuni indirizzi mail dell’Ivass e del Ministero dello Sviluppo Economico. «Questa manifestazione di allarme e dissenso della categoria sarà di supporto all’attività del sindacato, a tutela degli interessi comuni agli agenti di assicurazione italiani e a tutti gli intermediari della filiera distributiva delle polizze», ha concluso Demozzi.

Fabio Sgroi

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