Ci sono compagnie che non applicano il beneficio a veicoli di diversa categoria in assenza di attestato con 5 anni senza sinistri. Per l’istituto di vigilanza…
Sono «numerose» le segnalazioni pervenute all’Ivass da parte di consumatori che lamentano la mancata applicazione del beneficio a veicoli di diversa categoria in assenza di attestato con 5 anni senza sinistri. A evidenziarlo è stato lo stesso istituto di vigilanza che ha ritenuto opportuno diramare una nota proprio sul cosiddetto Bonus familiare e sulla «profondità dell’attestato di rischio».
L’Ivass ha ricordato come l’articolo 134, comma 4-bis, del Codice delle Assicurazioni private, come modificato dall’articolo 55-bis, comma 1, lettere a) e b), decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili, convertito con Legge 19 dicembre 2019, n. 157, innovi «in modo significativo» il previgente impianto normativo, con specifico riferimento alle disposizioni introdotte dalla legge 2 aprile 2007, n. 40 (cosiddetta legge Bersani): «esso prevede ulteriori e più ampi profili di tutela dei consumatori con particolare riguardo alla applicabilità della classe di merito più favorevole non solo ai nuovi contratti ma anche ai rinnovi, estendendo i benefici anche a veicoli di tipologia diversa da quelli già assicurati all’interno dello stesso nucleo familiare».
L’Ivass da tempo segue con attenzione l’applicazione della norma da parte delle compagnie. «Una lettura della norma coerente con le finalità di tutela dei consumatori suggerirebbe di riconoscere il beneficio anche in presenza di un attestato relativo alla storia assicurativa del veicolo “beneficiario” che risalga a meno di 5 anni, purché in assenza di sinistri», ha evidenziato nella nota. «Tuttavia, il tenore letterale della disposizione non consente a questo istituto di richiedere, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza e di tutela, un’applicazione conforme alla prospettata lettura».
Sulla base di questi presupposti l’Ivass, che non può sostituirsi al legislatore fornendo interpretazioni autentiche delle norme di legge, ha «da tempo rappresentato la questione nelle diverse sedi istituzionali allo scopo di promuovere interventi/iniziative idonei a superare l’attuale quadro di incertezza, garantendo una applicazione della norma stessa in senso più favorevole al consumatore».
Fabio Sgroi
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