Secondo l’Associazione italiana broker di assicurazione e riassicurazione la diminuzione nell’ultimo anno è del 5,7% e ha riguardato anche le province più a rischio.
I premi Rc auto diminuiscono o aumentano? Nella guerra dei numeri si inserisce anche l’Aiba, l’Associazione italiana broker di assicurazione e riassicurazione, secondo la quale il 2014 è stato un anno di contrazione generalizzata dei listini, in linea con la tendenza iniziata nella seconda metà del 2012.
L’associazione ha raccolto i dati attraverso Check It Auto, lo strumento professionale dei broker Aiba per la comparazione delle tariffe Rc auto e delle garanzie aggiuntive. I risultati dell’osservatorio auto sono stati illustrati qualche giorno fa a Milano.
In particolare, a fine gennaio 2015 il calo medio delle tariffe Rc auto è stato del 5,7%, rispetto a gennaio 2014.
Le riduzioni tariffarie hanno interessato tutte le province italiane, con diminuzioni molto marcate in alcune aree considerate maggiormente a rischio come Bari (-8,5%) e Napoli (-6,6%). Cali superiori alla media anche a Trieste (-7%), Trento (-7%), Bologna (-6,6%), Catanzaro (-6,1%), Cagliari (-6%). Flessione sotto la media nelle altre grandi città: Roma (-5,2%), Venezia (-5,1%), Milano (-5%), Firenze (-4,8%), Torino (-4,6%), Genova (-4%) e Palermo (-3,6%).
«Il calo delle tariffe Rc auto e i buoni risultati tecnici del settore sono indicatori positivi che però dipendono dal difficile contesto economico e sociale», ha commentato Carlo Marietti Andreani, presidente di Aiba. «Nonostante si stia riducendo il gap con gli altri paesi europei servirebbe un intervento strutturale per combattere il caro Rc auto nel nostro Paese, iniziando dal rivedere il profilo fiscale eccessivamente oneroso: tra imposte (15,6%) e contributo al Servizio sanitario nazionale (10,5%), incide oggi mediamente per il 26,1% del premio lordo, con variazioni territoriali in funzione delle disposizioni provinciali». (fs)
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