Resi noti i contenuti del verbale relativo all’ispezione dell’istituto di vigilanza conclusa lo scorso 24 luglio.
Venerdì scorso l’Ivass ha consegnato al consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni il verbale relativo all’ispezione conclusa il 24 luglio scorso, «con risultanze sfavorevoli e l’avvio di un procedimento sanzionatorio verso la società». Non solo. L’autorità di controllo ha anche richiesto «l’adozione di misure conseguenti», che come vedremo non sono di poco conto. A renderlo noto è stato lo stesso gruppo veronese attraverso una nota diramata sabato scorso.
L’ispezione ha riguardato, in particolare, gli assetti di governance, il funzionamento del sistema monistico e la valutazione dei rischi immobiliari. Il verbale ispettivo ha fatto riferimento a situazioni relative al 2018, al 2019 e ai primi mesi del 2020.
L’Ivass, «rilevando che il percorso recentemente intrapreso non può prescindere in prospettiva, tra l’altro, da una significativa discontinuità nell’assetto di governance dell’impresa», ha richiesto in particolare: «un profondo ricambio dei componenti dell’organo amministrativo che venga attuato con la trasformazione della forma giuridica della società in SpA (che avrà efficacia dal 1° aprile 2021) e che comporti un rafforzamento del sistema di governance; un rapido completamento dell’aumento di capitale con la sua seconda tranche (per 200 milioni euro) per la quale l’azienda è in costante dialogo con la Consob per la finalizzazione del prospetto informativo e la vendita delle azioni rivenienti da recesso (circa 20,7 milioni di titoli) entro la fine del 2021».
In riferimento alla richiesta dell’Ivass di rafforzamento patrimoniale, ha fatto sapere Cattolica, la prima tranche dell’aumento di capitale (pari a 300 milioni euro) è stata già completata a ottobre scorso, a seguito dell’accordo di partnership con Assicurazioni Generali.
L’Ivass ha quindi richiesto «l’elaborazione di un piano di rimedio sotto la responsabilità dell’amministratore delegato, che dovrà essere approvato dal consiglio di amministrazione».
Lo stesso board di Cattolica ha preso «buona nota degli esiti e formulerà le sue considerazioni nei termini previsti di sessanta giorni, tenendo conto, nei tempi prescritti, delle segnalazioni dell’autorità di vigilanza nel suo rapporto».
Fabio Sgroi
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