lunedì 15 Settembre 2025

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CATTOLICA: LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI AZIENDALI E NAZIONALI A CONFRONTO CON L’AD FERRARESI

Nell’incontro dello scorso 12 novembre si è parlato dell’andamento del gruppo veronese, degli accordi con Generali ma anche di…

Avere maggiori dettagli sugli accordi attuativi “riguardanti le sinergie industriali e commerciali tra i relativi gruppi” sottoscritti da Cattolica e Generali all’inizio dello scorso mese di ottobre, che «presumibilmente comporteranno la riorganizzazione di molte aree aziendali». È stato questo l’obiettivo dell’incontro che si è tenuto lo scorso 12 novembre fra le rappresentanze sindacali aziendali e nazionali di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca Uil e i vertici di Cattolica nelle persone dell’amministratore delegato Carlo Ferraresi e del vice direttore generale Samuele Marconcini.

Si è trattato in particolare di un momento di confronto sull’andamento del gruppo Cattolica, con le organizzazioni sindacali che «hanno ribadito con forza che i cambiamenti devono essere gestiti attraverso il confronto continuo e maturo con le organizzazioni sindacali e che il Ccnl individua chiaramente e puntualmente il percorso e gli strumenti di questo confronto; le rappresentanze aziendali devono disporre di tutte le informazioni necessarie ad effettuare un esame chiaro ed approfondito delle eventuali ricadute delle riorganizzazioni sui lavoratori».

Secondo quanto si legge in una nota delle stesse organizzazioni sindacali, Ferraresi «ha rassicurato sulla solidità e redditività del gruppo, pur in un contesto inedito ed eccezionale, come dimostrato dai numeri della novestrale recentemente approvata dal Cda».

L’amministratore delegato «ha voluto anche chiarire che: non esistono accordi segreti con Generali né è noto se e come Generali intenda aumentare la propria partecipazione in Cattolica; la seconda tranche dell’aumento di capitale si farà probabilmente a gennaio; non vi sono al momento problematiche di “change of control” per la partnership con Banco Bpm, in quanto Generali non controlla ancora Cattolica e comunque fino ad aprile 2021 vige ancora il voto capitario; un nuovo piano industriale “rolling” potrebbe essere esaminato in Cda nei primi mesi del 2021».

Le organizzazioni sindacali hanno auspicato «che continui e si rafforzi il percorso di confronto e condivisione che ha avuto nella firma dell’accordo sulle tutele occupazionali di luglio uno dei momenti più alti; dalla condivisione dei principi quadro si passi ora alla ricerca di soluzioni specifiche e condivise nelle varie riorganizzazioni che ci aspettano in modo che vengano contemperate le esigenze aziendali e quelle dei lavoratori/trici». (fs)

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