lunedì 15 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

NON AVER ILLUSTRATO CHIARAMENTE L’ESCLUSIONE DELLA COPERTURA PER LE PANDEMIE: L’ASSICURATO PUO’ RIVALERSI SULL’INTERMEDIARIO?

A porsi il quesito è Roberto Conforti, presidente di Uea. Al momento non si hanno notizie di contenziosi approdati al Tribunale. Ma in futuro?

   

Obbligo della consulenza da parte degli intermediari assicurativi nei confronti dei clienti. Un tema delicato di cui si parla molto. E che sempre più spesso lascia spazio a interrogativi.

La pandemia, per certi versi, ha sollevato la questione. «Dobbiamo chiederci se sia ipotizzabile una negligenza del distributore per non avere consigliato l’estensione della copertura per il caso di pandemia». Il quesito se lo è posto Roberto Conforti, presidente dell’Unione Europea Assicuratori.

«Tenendo presente sia il fatto che non esiste la garanzia, sia il fatto che, in presenza della garanzia, il cliente dovrebbe dimostrare la sua volontà di acquistarla, prova diabolica proprio perché nella pratica le polizze danni indiretti sono presenti in percentuale modestissima rispetto a quelle per i danni diretti», secondo Conforti, «più problematica potrebbe risultare la nostra posizione di responsabilità professionale, sul fatto di non avere chiaramente illustrato al cliente l’esclusione della copertura per le pandemie».

Il dubbio è legittimo e tira in ballo le svariate sfaccettature legate alla responsabilità civile professionale dell’intermediario. Il ragionamento di Conforti, in sostanza, è questo: «Se le compagnie, appellandosi ad una interpretazione tassativa dell’articolo 1912 del codice civile («Salvo patto contrario, l’assicuratore non è obbligato per i danni determinati da movimenti tellurici, da guerra, da insurrezione o da tumulti popolari, ndr»), possono “sostenere” la legittimità della reiezione delle richieste di indennizzo, l’assicurato potrebbe rivolgersi all’intermediario perché non lo ha correttamente informato di questa esclusione». Al momento non si hanno notizie di contenziosi approdati al Tribunale. Ma in futuro?

Fabio Sgroi

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