martedì 21 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

GRUPPO GENERALI: ECCO COME HA IMPATTATO IL COVID-19 SUI DIVERSI BUSINESS

Il risultato operativo si stima sia stato influenzato negativamente per circa -84 milioni di euro. E nei segmenti vita e danni…

Gli impatti della pandemia sui risultati e sui diversi business gestiti dal gruppo Generali? Ci sono stati. Eccome. Il Leone ha provato a quantificarli tenendo in considerazione gli effetti diretti derivanti dal Covid-19, relativi per esempio ai maggiori sinistri collegati alla pandemia stessa e alla costituzione dei fondi per supportare le comunità impattate dal virus, nonché gli effetti indiretti per i quali si è reso necessario il ricorso a un processo di stima per la determinazione della porzione degli stessi imputabile al Covid-19. Rientrano in quest’ultima categoria gli effetti relativi alla diminuzione delle masse, la minore sinistralità registrata nei primi sei mesi dell’anno a seguito della situazione di lock down, nonché il minor risultato della gestione finanziaria operativa che è stato influenzato dall’andamento dei mercati finanziari.

Vediamoli, allora, questi impatti, sulla base di quanto comunicato dal gruppo Generali. Il riferimento, ovviamente, è sui conti del primo semestre 2020.

Nel segmento vita, i prodotti unit-linked hanno subìto un rallentamento della crescita della nuova produzione, a seguito delle tensioni sui mercati azionari. La linea risparmio ha evidenziato una contrazione della nuova produzione e un aumento dei riscatti, mentre le polizze puro rischio e malattia sono state colpite solo in parte, grazie all’aumento della domanda di copertura dei clienti. Generali ha fatto presente che la redditività tecnica ha registrato, «finora, un impatto trascurabile».

Nel settore danni, da marzo a giugno scorso sono stati colpiti soprattutto la nuova produzione e i rinnovi, con un calo della raccolta della linea auto, aziende e Pmi, per effetti causati dal lockdown. La sinistralità auto ha registrato una riduzione a marzo, il non auto ha evidenziato per alcune linee costi più elevati (per esempio, al rimborso di viaggi annullati). Il gruppo «non è esposto al business della cancellazione di eventi, uno dei settori più colpiti dalla crisi».

Il segmento asset and wealth management ha subìto un duplice impatto dalla pandemia: le commissioni asset-based sono diminuite per il calo dei valori azionari e degli strumenti a reddito fisso (compresi Btp e altri titoli di Stato periferici), cui si sono aggiunti i flussi in uscita da parte di alcuni investitori.

In considerazione di questa situazione, il risultato operativo del gruppo Generali si stima sia stato impattato negativamente per circa -84 milioni di euro dagli effetti della pandemia. Nel dettaglio, il business vita si stima sia stato penalizzato per complessivi -225 milioni di euro, principalmente a causa del minor risultato netto degli investimenti.

Il business danni si stima sia stato impattato positivamente per 87 milioni di euro: i maggiori sinistri diretti collegati alla pandemia e i minori redditi correnti sono stati «più che compensati dalla minor sinistralità registrata nei primi sei mesi dell’anno» a seguito della situazione di lock down nei principali paesi di operatività del gruppo.

Infine si stima che il risultato operativo sia stato impattato positivamente da una riduzione dei costi a seguito delle diverse iniziative poste in essere dal gruppo in risposta alla crisi Covid-19, tra cui la nuova modalità lavorativa che, ai fini della messa in sicurezza dei dipendenti del gruppo, ha visto l’estensione dello smart working e ha determinato un risparmio di costi (spese di trasferta, spese per eventi e altro).

Sul risultato non operativo di gruppo hanno pesato, tra l’altro, la costituzione del fondo straordinario internazionale di 100 milioni di euro, oltre che ulteriori iniziative locali per 54 milioni di euro, finalizzate a rispondere all’emergenza Covid-19. Il risultato netto di gruppo ha risentito di 226 milioni di euro di svalutazioni nette su investimenti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA