Secondo quanto reso noto dall’Ivass la diminuzione è stata del 34% rispetto all’anno precedente. Nel secondo semestre censiti complessivamente 155 nuovi prodotti, il 68% dei quali riferito ai nuovi prodotti individuali e il restante 32% a forme collettive.
Nel 2019, il numero di nuove offerte nel settore vita ha fatto registrare un calo del 34% rispetto all’anno precedente. È quanto ha evidenziato l’Ivass nella sua analisi sul trend di offerta di prodotti da parte delle compagnie in Italia.
In base alle comunicazioni sistematiche contenenti le principali caratteristiche tecniche dei prodotti vita di nuova commercializzazione confluite nel database dell’Ivass, nel secondo semestre 2019 sono stati censiti complessivamente 155 nuovi prodotti, il 68% dei quali riferito ai nuovi prodotti individuali e il restante 32% a forme collettive.
Limitatamente alle forme individuali (105 prodotti), ha fatto presente l’Ivass, si è osservata nella seconda metà del 2019 una minore propensione da parte delle compagnie nell’offrire nuove polizze sia di tipo rivalutabile, sia di tipo unit linked. Più stabile è risultato essere il trend nel lancio di nuovi prodotti multiramo (prodotti derivanti dalla combinazione di rivalutabili di ramo I e unit linked di ramo III) con un peso percentuale, sul totale delle nuove offerte di periodo, lievemente superiore a quello registrato nel secondo semestre del 2018.
Secondo i dati dell’istituto di vigilanza, le soluzioni assicurative di tipo individuali sono state generalmente a premio unico (80% circa del totale), spesso con caricamento percentuale sul premio nullo (circa il 37%) o con livelli che non hanno superato il 3%, spesso sostituito dalla presenza di costi in misura fissa, presenti nel 45% delle rivalutabili e nel 55% dei prodotti multiramo.
Approfondendo quest’ultimo aspetto, nelle polizze rivalutabili, nel 20% dei casi, gravano costi fissi fino a 35 euro, nel 40% sono superiori a 35 euro e arrivano fino a 60 euro, mentre nel restante 40% dei casi gli importi sono ricompresi tra i 100 euro e 250 euro. Nelle multiramo, nel 50% dei casi, gravano costi fino a 35 euro, nel 36% sono superiori a 35 euro e arrivano fino a 60 euro, mentre nei restanti 3 casi gli importi sono rispettivamente variabili tra i 75 euro e 85 euro, pari a 100 euro e pari 500 euro.
Sono stati riscontrati, inoltre, caricamenti indiretti, applicati sulle componenti rivalutabili mediante trattenute dal rendimento realizzato delle gestioni separate, variabili in genere tra 0,5% e 1,8%, e sulle componenti unit linked attraverso commissioni di gestione sui fondi che variano da un minimo di 0,65% a un massimo di 2,95%.
I prodotti rivalutabili hanno continuato a prevedere quasi esclusivamente tassi minimi garantiti pari allo 0% con struttura delle garanzie in prevalenza con rendimento medio annuo a scadenza e sempre meno legate a un meccanismo di consolidamento annuale; i tassi garantiti superiori allo 0% si sono riscontrati nelle polizze di capitalizzazione senza superare il livello di 0,15% e in un caso di opzione di conversione del capitale a scadenza in una rendita immediata, in misura pari al 4%;
Per quanto riguarda le temporanee caso morte, sono state 9 le nuove offerte rispetto alle 6 del primo semestre 2019. Se si considerano le assicurazioni di puro rischio legate a mutui e finanziamenti, assenti nella prima metà del 2019, le nuove offerte riconducibili tutte a un’unica impresa sono state 5. Infine, l’Ivass ha segnalato un nuovo prodotto Dread Disease a premio annuo costante con durata fissa pari a 10 anni e un nuovo prodotto classificato nel ramo VI relativo a un fondo pensione aperto.
Fabio Sgroi
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