Il quadro descritto dall’Ivass con riferimento al secondo semestre 2019 era questo. Vediamo nel dettaglio.
L’offerta delle compagnie assicurative per le Pmi nel periodo pre Covid-19? Il ventaglio si era ampliato e il focus teneva conto delle specificità dei vari settori di attività in cui le aziende operano. Era questo il panorama descritto dall’Ivass nella sua analisi sul trend e l’offerta dei prodotti nel secondo semestre 2019.
L’offerta, in particolare, spaziava dalle coperture della responsabilità solidale di committente e appaltatore nell’ambito di contratti privati di appalto e di trasporto per conto terzi (tutelano il committente di un appalto che secondo la legge è chiamato a rispondere in solido con l’appaltatore per gli importi dovuti ai lavoratori e agli enti previdenziali, entro i due anni dalla cessazione degli appalti) alle coperture a tutela dei danni economici derivanti dal ritiro della patente a un dipendente o a un collaboratore in caso di utilizzo dell’auto per svolgere le proprie mansioni di lavoro (due i moduli previsti, combinabili tra loro: il primo prevede il pagamento delle spese legali e peritali per le vertenze in ambito di circolazione sia alla guida che come pedone, ciclista o trasportato e il rimborso delle spese per il pagamento del corso di autoscuola per il recupero dei punti decurtati dalla patente; il secondo prevede un’indennità giornaliera in caso di sospensione o revoca della patente); dalle coperture dei rischi derivanti dalle violazioni del regolamento Privacy, il cosiddetto Gdpr (consentono di valutare l’adeguatezza dell’impresa rispetto alla normativa, offrendo garanzie di risarcimento a terzi e assistenza in caso di emergenza) alla copertura di immobili, asset e patrimonio aziendali; fino alle polizze a tutela delle sempre più frequenti querele per diffamazione e liti temerarie nei confronti di editori e testate giornalistiche (associate Uspi), che tendono a restringere la libertà di informazione.
Fabio Sgroi
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