Sono quattro i filoni su cui si sta lavorando. Entro il 2021 l’obiettivo è quello di…
La strategia di Unipol e UnipolSai nel segmento vita mira a superare la logica tradizionale basata sui prodotti. L’obiettivo indicato dal nuovo piano strategico 2019-2021 Mission Evolve è quello di far evolvere l’offerta in una visione integrata vita e welfare, allo scopo di soddisfare i bisogni sempre più crescenti di protezione e di previdenza degli italiani.
Sono quattro i filoni su cui Unipol e UnipolSai stanno lavorando per raggiungere l’obiettivo. Innanzitutto l’evoluzione del modello consulenziale “dal prodotto al portafoglio”; poi quella dell’offerta prodotti di puro rischio con garanzie aggiuntive per la copertura dei rischi malattia e di non autosufficienza; c’è anche una evoluzione della piattaforma home insurance e dei sistemi di pagamento per intensificare la relazione con il cliente; quarto filone, il monitoraggio sistematico del catalogo prodotti (tra il 2016 e il 2018 il catalogo è stato rinnovato) e pricing dinamico.
Ma si punta anche a sistemi di remunerazione della rete agenziale che premiano la persistenza del portafoglio e a una revisione dei rinnovi convenzioni collettive/fondi pensione preesistenti. Si tratta di misure che, secondo il gruppo bolognese, servono per consolidare nel tempo la raccolta premi.
Sul vita l’opinione di Carlo Cimbri, ceo group di Unipol e presidente di UnipolSai, è chiara: «Con questo scenario di tassi bassi è indubbio che questo segmento continuerà a essere un prodotto di domanda. La nostra è una strategia selettiva volta a vendere quello che è utile vendere e non a cercare di scalare ranking nelle classifiche in questo settore».
Per quanto riguarda UnipolSai, in particolare, il target di raccolta nel vita è stato fissato a circa 3,4 miliardi di euro a fine 2021 (da 3,13 miliardi di euro di fine 2018).
Fabio Sgroi
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