Tuttointermediari.it focalizza l’attenzione su due esempi di situazioni che i consumatori possono sottoporre all’Ivass.
Polizze vita, polizze Rc auto, ma anche polizze abbinate a mutui e finanziamenti. I casi in cui i consumatori possono presentare reclamo all’Ivass sono diversi.
In questo articolo, Tuttointermediari.it riporta due esempi per quel che concerne, appunto, le polizze legate ai mutui e ai finanziamenti. E, sulla base delle info dell’istituto di vigilanza, fa riferimento in particolare al rimborso dei premi assicurativi e al rifiuto dell’indennizzo per malattie pregresse.
Il primo esempio riguarda l’estinzione anticipata di un mutuo o un contratto di finanziamento al quale è connessa una polizza assicurativa. Può accadere, infatti, che l’impresa di assicurazione non rimborsi la parte di premio pagato e non goduto. L’Ivass, in caso di presentazione di un reclamo, chiederà all’impresa di assicurazione la restituzione della parte del premio assicurativo relativo al periodo residuo rispetto alla scadenza originaria, in linea con la normativa vigente.
L’altro esempio concerne il rifiuto dell’indennizzo per malattie pregresse. A seguito di denuncia del decesso dell’assicurato, può succedere che la compagnia si rifiuti di liquidare la polizza vita a fronte di malattie pregresse non dichiarate all’atto della stipula del contratto, ma in occasione della sottoscrizione non è stata posta alcuna domanda sulla situazione sanitaria, con la richiesta della sola sottoscrizione di una dichiarazione di buono stato di salute. L’Ivass ritiene che «la semplice sottoscrizione di una dichiarazione prestampata non sia, in generale, sufficientemente idonea a consentire all’assicurato di rappresentare in maniera consapevole il suo stato di salute e di indicare eventuali malattie pregresse». Per i casi in cui sorgano contestazioni sul punto, l’istituto di vigilanza richiederà all’impresa una nuova valutazione del caso specifico «volto a verificare concretamente che l’assicurato sia stato messo nelle condizioni di esprimere compiutamente la propria situazione sanitaria pregressa, sollecitando, in caso negativo, il pagamento della prestazione pattuita».
Fabio Sgroi
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