Il procedimento nei confronti degli “inoperativi” era stato comunicato lo scorso 18 maggio e gli interessati hanno avuto tempo fino allo scorso 12 giugno per sottoporre all’attenzione dell’istituto di vigilanza eventuali circostanze giustificative dell’inoperatività.
L’Ivass ha pubblicato sul proprio sito il provvedimento di cancellazione d’ufficio dal Rui per 239 intermediari (191 agenti e 48 broker) per mancato esercizio dell’attività senza giustificato motivo per oltre tre anni (sulla base di quanto previsto dagli articoli 113, comma 1, lettera C del Codice delle assicurazioni e 30, comma 1, lettera C del Regolamento Isvap n. 40/2018).
L’avvio della procedura di cancellazione era stato comunicato lo scorso 18 maggio e gli interessati hanno avuto tempo fino allo scorso 12 giugno per sottoporre all’attenzione dell’istituto di vigilanza eventuali circostanze giustificative dell’inoperatività.
A seguito della cancellazione, l’intermediario non perde tuttavia il requisito della professionalità e potrà chiedere in qualunque momento la reiscrizione nel Rui, purché in possesso di tutti gli altri requisiti previsti per l’iscrizione (obblighi di pagamento del contributo annuale di vigilanza, obblighi di aggiornamento professionale e pagamento della tassa di concessione governativa).
Contro il provvedimento di cancellazione dell’Ivass è ammesso il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla notificazione e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione.
Fabio Sgroi
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