Il ceo John Neal: «Si tratterebbe di uno dei maggiori pagamenti del mercato di sempre».
A causa degli impatti legati al Covid-19, i Lloyd’s pagheranno tra i 3 miliardi e i 4,3 miliardi di dollari ai loro clienti globali. Uno scenario che sarebbe simile a quanto accaduto l’11 settembre 2001 e a quanto venne pagato nel 2017 sommando gli impatti causati dagli uragani Harvey, Irma e Maria.
John Neal, ceo dei Lloyd’s, ha dichiarato che «il settore assicurativo globale sta erogando un’ampia gamma di polizze a supporto delle imprese e delle persone colpite da Covid-19. Si prevede attualmente che solo il mercato dei Lloyd’s paghi reclami per un importo di circa 4,3 miliardi di dollari, rendendolo uno dei maggiori pagamenti del mercato di sempre. Ciò che rende unico Covid-19 è non solo il devastante continuo impatto umano e sociale, ma anche lo shock economico. L’insieme di tutti questi fattori metterà alla prova l’industria come mai prima d’ora, ma ci concentreremo sul supporto ai nostri clienti e continueremo a pagare i reclami nelle settimane e nei mesi a venire».
Neal ha aggiunto che «oltre a realizzare pagamenti record abbiamo rivolto la nostra attenzione a ciò che possiamo fare di più per supportare le imprese e la società in questo momento incredibilmente difficile. Oltre al nostro pacchetto di donazioni di beneficenza da 15 milioni di sterline, abbiamo messo da parte altri 15 milioni di sterline in capitale di avviamento per esplorare come l’industria possa creare oppure ospitare strutture che supportino la ripresa economica e mitighino eventi futuri di tale portata. Stiamo inoltre collaborando con i nostri comitati consultivi per sviluppare una serie di iniziative a supporto dei nostri clienti e della ripresa economica a breve, medio e lungo termine».
Oltre a gestire le erogazioni in tutti i settori e le aree geografiche, si legge in una nota, gli esperti, gli imprenditori e gli innovatori messi insieme dal mercato dei Lloyd’s hanno iniziato a creare nuove politiche a supporto di una «risposta sanitaria immediata». Ciò include la ricerca di diagnostica, trattamenti e vaccinazioni, in cui un sindacato di Lloyd sta assicurando più di 100 singoli studi clinici condotti in tutto il mondo che studiano tutte le fasi di Covid-19. I Lloyd’s puntano anche su Innovation Lab e Product Innovation Facility per aiutare lo sviluppo rapido di prodotti assicurativi a supporto della risposta al virus. Allo studio c’è anche l’istituzione di un veicolo assicurativo Recover Re che offra una copertura “dopo l’evento” per il recupero di attività legate alla pandemia, inclusa l’attuale pandemia di Covid-19.
Fabio Sgroi
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