L’infrazione, che è costata una multa di oltre 20.000 euro, è una conseguenza «dell’impetuosa crescita del volume dei premi», ha spiegato l’impresa, che ha chiuso il 2019 con una raccolta in crescita del 28%.
«Accettiamo come sempre con grande serenità i rilievi mossi dall’Authority assicurando il massimo impegno nel rispettare le tempistiche e ponendo rimedio alle carenze evidenziate dall’Authority, con cui abbiamo sempre avuto un rapporto di massima cooperazione». Così City Insurance commenta, in una nota, la decisione assunta dall’autorità di vigilanza rumena Autoritatea de Supraveghere Financiară (Asf) di sanzionare la compagnia con un’ammenda di circa 20.600 euro, per via di alcune violazioni riscontrate nella metodologia di calcolo delle riserve tecniche. Si tratta di violazioni che, ha spiegato City Insurance, «sono il frutto di un errore di natura amministrativa conseguente all’impetuosa crescita del volume dei premi che ci hanno visto crescere a livello europeo, anno dopo anno. I rilievi mossi dall’Authority rumena», continua la nota della compagnia, «non hanno comunque avuto alcun effetto distorsivo sul mercato assicurativo e non hanno intaccato i diritti degli assicurati. Anzi, hanno portato la City Insurance a essere sempre più accorta nel rispetto degli assicurati, che sono il nostro bene più prezioso».
City Insurance ha chiuso il 2019 con una raccolta premi di circa 410 milioni di euro, pari a un incremento del 28% rispetto all’anno precedente e un portafoglio di oltre 3 milioni di assicurati, con 2,2 milioni di assicurazioni auto, circa 172.000 contratti di assicurazione sulla casa e circa 226.000 polizze infortuni.
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA











