La possibile modifica al Regolamento n. 40/2018 fa discutere. Ecco i risultati di una indagine svolta da Innovation Team su commissione di Acb, Sna e Uea.
La dichiarazione di rispondenza della polizza alle esigenze del cliente, che l’intermediario è tenuto a consegnare e far firmare. Si è focalizzata anche su questo aspetto (è una delle possibili modifiche al Regolamento n. 40/2018 proposte dall’Ivass attraverso la pubblica consultazione) l’indagine dal titolo L’impatto dell’evoluzione normativa sull’attività degli intermediari, svolta da Innovation Team su commissione di Acb (Associazione di categoria brokers), Sna (Sindacato nazionale agenti) e Uea (Unione europea assicuratori).
Una indagine che, come ha riportato Tuttointermediari.it in un articolo precedente, ha evidenziato come per il 92,2% degli intervistati siano aumentate le incombenze gestionali e per l’89% anche i tempi di vendita.
Alla domanda su “come valuta l’impatto della possibile modifica che prevede l’obbligo per l’intermediario di consegnare un documento che attesti che il prodotto assicurativo risponde alle esigenze e alle richieste del contraente” il 93% del campione di agenti e broker intervistato ha risposto che aumenteranno le incombenze gestionali, e il 91,1% anche i tempi di vendita. Per il 68,8% aumenterà anche il rischio di contenzioso.
In sostanza, fra gli intermediari i possibili vantaggi per il cliente (maggiore chiarezza e consapevolezza in fase di acquisto) passano in secondo piano rispetto al probabile aumento delle incombenze gestionali e dei tempi di vendita. Il 32,5% si è detto convinto che aumenterà la chiarezza della proposta al cliente e il 27% sostiene che crescerà la consapevolezza, da parte del cliente, di quello che sta acquistando.
Volendo scomporre le risposte fra agenti e broker, l’indagine ha evidenziato come l’obbligo di dichiarazione di adeguatezza sia visto più positivamente dai broker che dagli agenti. Per esempio, meno della metà dei broker (41%, contro il 91,9% degli agenti) ritiene che questo provvedimento possa impattare negativamente sul rischio di contenzioso con i clienti. Quasi la totalità degli agenti si aspetta un impatto molto negativo sui tempi di vendita, percentuale che scende ai 3/4 se si considerano solo i broker.
Secondo gli intermediari, l’obbligo di consegna del documento di adeguatezza genera complessità gestionali da più punti di vista: non solo la redazione dello stesso (il 90,5% ne è convinto), ma anche la gestione e archiviazione (88,9%) e l’esigenza di maggior formazione al personale di vendita (87,3%).
In questa indagine, poi, gli intermediari suggeriscono di puntare sulla documentazione di prodotto per favorire la consapevolezza del cliente in fase di acquisto. Nel dettaglio, la presentazione di nuova documentazione di prodotto più trasparente ed efficace per favorire la consapevolezza dei clienti è la prima iniziativa più utile secondo il 75,5% degli intermediari intervistati. Segue la consegna di documentazione con le motivazioni della vendita del prodotto (51,1%). Considerati meno efficaci, invece, la proposta di prodotti per target specifici (47,3%) e l’illustrazione di offerte provenienti da più compagnie (44,1%).
Fabio Sgroi
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