È una corsa contro il tempo quella delle associazioni di categoria degli intermediari assicurativi, che si stanno attivando per l’inserimento del codice Ateco relativo, fondamentale per richiedere l’accesso ai fondi. Oggi, infatti, agenti, broker e subagenti sono esclusi.
Nessuna novità ufficiale in merito alla richiesta da parte delle associazioni di categoria degli intermediari assicurativi di inserire (o ammettere) il relativo codice Ateco che permetterebbe anche ad agenti, broker e subagenti di avvalersi del fondo per il sostegno delle Pmi italiane (decreto Liquidità). Tuttointermediari.it si era occupato dell questione con un articolo pubblicato qualche giorno fa.
E in redazione, in queste ultime ore, sono pervenute diverse mail di agenti e broker per sapere se ci sono novità. L’invito, comunque, è quello di rivolgersi alla propria associazione di riferimento per conoscere la situazione in tempo reale e con notizie di prima mano. A oggi, comunque, non c’è stato nessuno sblocco. Ma qualcosa si muove. Le associazioni di categoria degli intermediari assicurativi si stanno attivando non poco.
Il Sindacato nazionale agenti ha reso noto che oggi è stato presentato un emendamento a firma della parlamentare Maria Soave Alemanno (Movimento Cinque Stelle), su imbeccata del sindacato di via Lanzone, proprio per risolvere questo problema.
Anche Anapa Rete ImpresAgenzia è in pressing, attraverso l’azione di Confcommercio. Oltre al danno c’è la beffa perché sembra, secondo alcune indiscrezioni, che il decreto Liquidità abbia “volutamente” escluso dall’accesso al primo stanziamento di fondi alcune categorie appartenenti alla filiera delle attività ritenute “essenziali” che sono rimaste aperte, come appunto quella degli intermediari di assicurazione…
Fabio Sgroi
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