La compagnia specializzata nella tutela legale ha varato una serie di misure per sostenere la rete nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

Un sostegno finanziario per tutta la rete di intermediari della compagnia attraverso un contributo complessivo di 2 euro per ciascuna polizza in portafoglio. Il 50% di questo contributo verrà liquidato a fondo perduto a giugno 2020 e sarà calcolato sulla base delle polizze in portafoglio a fine 2019, mentre la restante parte verrà regolata a saldo nel primo trimestre 2021, ricalcolando l’importo sul totale delle polizze in portafoglio al 31 dicembre 2020. È la principale misura varata da Arag Se, rappresentanza italiana dell’omonimo gruppo tedesco specializzata nella tutela legale, per sostenere economicamente gli intermediari nell’ambito dell’emergenza coronavirus.
Secondo quanto reso noto dalla compagnia guidata da Andrea Andreta, ceo e rappresentante generale per l’Italia, l’entità economica riconosciuta ai propri intermediari sarà pari al 6,3% del totale delle commissioni pagate alle reti in tutto l’esercizio 2019. Inoltre, con particolare riferimento agli agenti, è stata anticipata di un mese la liquidazione dei rappel 2019 ed è stata ridotta del 40% la soglia di accesso ai rappel standard per l’anno 2020.
Per fornire assistenza anche agli intermediari è stato istituito un servizio, a cura dal team di specialisti Arag in collaborazione con un gruppo di avvocati del network, su tutte le tematiche legali connesse al Covid-19. Si tratta, ha specificato la compagnia, di tematiche «decisamente numerose e complesse, viste le incerte interpretazioni che hanno caratterizzato le norme emanate per far fronte all’emergenza e gli inevitabili contenziosi conseguenti ai primi impatti del lock down su economia e società».
Arag Se sta anche lavorando, in collaborazione con il proprio gruppo agenti, per mettere a disposizione della rete strumenti per sostenere la ripartenza: sono in fase di preparazione nuovi prodotti per imprese e professionisti ed executive, il cui lancio verrà supportato da «una massiccia» formazione a distanza.
Fabio Sgroi
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