mercoledì 05 Novembre 2025

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AUA SULL’INIZIATIVA DELLA MANDANTE #UNMESEPERTE: LA RISPOSTA A SNA

Agenti UnipolSai Associati spiega in una lettera al Sindacato nazionale agenti quella che è la sua posizione in merito alla campagna promozionale dell’impresa. E ricorda: «Le relazioni industriali con la mandante restano di nostra esclusiva competenza».   

«Avremmo gradito un coinvolgimento istituzionale preventivo quale organo dirigente; anche perché questa era l’intesa assunta con il comitato dei gruppi aziendali». Agenti UnipolSai (Aua) risponde così al Sindacato nazionale agenti, che nei giorni scorsi è intervenuto prima con una lettera inviata alla stessa rappresentanza agenziale e poi con un’altra missiva indirizzata a UnipolSai. Il tema è l’iniziativa intrapresa dal gruppo bolognese dal titolo #UnMesePerTe.

Aua, che ha scritto ieri allo Sna, pur ringraziando il presidente del sindacato, Claudio Demozzi, «per il sostegno e i consigli» che ha voluto manifestare all’associazione, ha ricordato come le relazioni industriali intrattenute con la mandante, «oltre a restare prerogativa di esclusiva competenza di Aua», continuino a essere caratterizzate «da fattivo spirito di collaborazione, anche in un periodo di delicata emergenza sanitaria ed economica come questo. Il tavolo di confronto impresa-agenti», ha evidenziato Aua, «ha individuato sin da subito il percorso lungo il quale avrebbe dovuto articolarsi il sostegno alle agenzie e ai clienti, condividendo la necessità di monitorare congiuntamente l’evolversi della crisi, valutarne gli effetti e varare le misure più idonee a superare le varie fasi; le proposte e le sollecitazioni della nostra sappresentanza hanno trovato e troveranno risposte nel corso del tempo, così come nel corso del tempo potranno essere apportate le necessarie modifiche e i giusti miglioramenti».

Aua ha inoltre aggiunto: «La nostra scelta di determinare interventi definitivi quando le emergenze saranno terminate e sarà quindi possibile valutare l’effettivo impatto economico che la crisi avrà arrecato al mercato, ai clienti e, di conseguenza alle agenzie, è una misura precauzionale dovuta agli oltre 4.000 agenti UnipolSai, con i loro 16.000 subagenti e 14.000 dipendenti operanti sul territorio, consapevoli che nella nostra azienda le parole sono importanti quanto gli scritti e che “il sostegno finanziario illimitato” o il “usciremo tutti insieme da questa crisi” pronunciati da Carlo Cimbri non resteranno affermazioni di maniera».

Sulle valutazioni di merito, Aua ritiene che sia determinante analizzare a fondo i vari aspetti, evidenziando che le soluzioni adottate tutelano comunque gli associati. Il gruppo agenti ha fatto riferimento, per esempio, alla raccolta dei dati effettuata dalla compagnia che, «in questo frangente, è normata da accordi che tutelano ampiamente le nostre agenzie (per stessa ammissione pubblica dello Sna). Così per le valutazioni di impatto di una campagna di marketing che coinvolge quasi 10 milioni di clienti in un periodo in cui la progettazione e la realizzazione delle attività è fortemente penalizzata, anche dall’impedimento di incontri fisici. Aua ha saputo manifestare contrarietà nelle occasioni in cui talune scelte della mandante non erano condivise, così come ha rivendicato il diritto di mettere a punto impatti operativi che sono risultati gravare sulla clientela o le agenzie. Non può fare eccezione la gestione in emergenza di una pandemia senza precedenti».

Aua, infine, ha sottoposto a Demozzi «la necessità di ottenere nelle sedi deputate il varo di provvedimenti governativi che prevedano contributi a fondo perduto per le nostre agenzie e in sede Ania la limitazione delle ricadute su indennità di fine mandato e rivalse, interventi sui quali, senza voler invadere l’ambito di tua esclusiva competenza, siamo disponibili a supportarti se lo riterrai opportuno».

Fabio Sgroi

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