Secondo l’Antitrust, Intesa Sanpaolo, Bnl, Ubi Banca e UniCredit avrebbero esercitato «sui consumatori un’indebita pressione, in modo da limitarne notevolmente la capacità di prendere una decisione consapevole e non consentendo loro di poter scegliere liberamente polizze di terzi».
Si torna a parlare di pratiche commerciali scorrette da parte di alcune banche nell’ambito della vendita di polizze abbinate ai mutui. L’Antitrust, nel bollettino numero 11 del 16 marzo scorso, ha riportato i provvedimenti di sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti di quattro istituti di credito: Intesa Sanpaolo, Bnl, Ubi e UniCredit.
I procedimenti, in particolare, hanno riguardato la condotta, posta in essere dagli istituti di credito, nell’ambito della commercializzazione di contratti di mutuo immobiliare anche con surrogazione, consistente nell’aver indotto i consumatori, intenzionati a stipulare i contratti di mutuo immobiliare e/o surroga, a sottoscrivere polizze assicurative di vario genere (tra cui, per esempio, incendio e scoppio, polizze a garanzia del credito e polizze sulla vita) offerte e/o commercializzate dalla banca, ponendo questa sottoscrizione come condizione di fatto per la concessione del finanziamento.
Bnl, Ubi e Unicredit inducevano inoltre i consumatori, intenzionati a concludere contratti di mutuo e/o di surroga, ad aprire un conto corrente presso la stessa banca, ponendo questa apertura come condizione per la concessione del finanziamento.
Le quattro banche avrebbero esercitato «sui consumatori un’indebita pressione, in modo da limitarne notevolmente la capacità di prendere una decisione consapevole e non consentendo loro di poter scegliere liberamente polizze di terzi».
L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato, nel dettaglio, sanzioni complessive di oltre 20 milioni di euro: 4,8 milioni di euro a Intesa Sanpaolo, 5,6 milioni di euro a Bnl, 3,7 milioni di euro a Ubi Banca e 6,55 milioni di euro a UniCredit.
Fabio Sgroi
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